Cronaca

Terni o Orte? Bivio (e scontro) ad Alta velocità

La Regione da tempo sta verificando l’ipotesi di far fermare i convogli ferroviari ad alta velocità nella stazione di Orte, chiedendo a Trenitalia anche soluzioni diverse che potessero soddisfare le esigenze di Terni e di altri territori dell’Umbria, ma le risposte su Orte, almeno fino ad oggi, sono state sempre negative“. Così l’assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Chianella, interviene per fare chiarezza sulla questione che in questi giorni sta animando il dibattito politico umbro, relativa ad una possibile fermata del treno Frecciarossa ad Orte, in direzione Milano e viceversa, per dare un collegamento accettabile alla rete dell’alta velocità al territorio dell’Umbria meridionale ed alla città di Terni.

Stiamo portando avanti questa iniziativa ovviamente insieme alla Regione Lazio – sottolinea Chianella – e con l’assessore ai trasporti della Regione Lazio, Alessandri, siamo in attesa di poter avere un incontro con i responsabili nazionali dell’azienda. Certo, come è avvenuto per Chiusi, auspichiamo che una eventuale opportunità, ancorché sperimentale, avvenga a saldo zero considerando che Orte è sostanzialmente sulla linea di percorrenza dell’Alta velocità. Non dobbiamo battere colpi insomma, ma continuare a lavorare. Siamo contenti ovviamente se accanto al lavoro delle Regioni si affianca anche quello della politica nazionale, così come accogliamo con favore la notizia che i nuovi responsabili nazionali di Trenitalia abbiano aperto uno spiraglio alla possibilità di trovare soluzioni su Orte. Certamente lo verificheremo, a breve, nel corso degli incontri in programma con Trenitalia“.

Il riferimento è al parlamentare di Forza Italia, Raffaele Nevi, che ha auspicato una mobilitazione unitaria della città di Terni e della Regione per dare a quest’area dell’Umbria un collegamento con l’Alta velocità. Andando in rotta di collisione con il suo “amico” consigliere regionale Claudio Ricci (che di Nevi e degli altri esponenti del centrodestra in Consiglio regionale, per due anni, è stato il portavoce). “Dopo aver teorizzato l’arrivo degli ufo – ironizza Nevi riferendosi a Ricci – sposa in pieno il benaltrismo… Di questo passo mi aspetto la proposta di far passare il Frecciarossa sulla Ferrovia centrale umbra e di rinominarlo ‘Freccia del Villano’. Per favore, un po’ di serietà!“.

Ricci ha infatti annunciato un’interrogazione chiedendo che, come fatto per Perugia, anche Terni possa avere un collegamento con l’Alta velocità. “Orte è un ‘nodo’ importante ma non è Terni e nemmeno Umbria“, bocciando così la proposta caldeggiata da Nevi. Ricci propone di far “evolvere” il Tacito in Frecciarossa, con la partenza da Terni e il transito a Spoleto, Foligno, Assisi e Perugia per Milano – Torino. Ed a proposito della soluzione Orte, Ricci ricorda la proposta della stazione Media Etruria, in Toscana ma a servizio anche dell’Umbria, di cui poi non se n’è fatto nulla.
E Leonelli, in questi giorni, è tornato a ricordare il successo del Frecciarossa da Perugia, ottenuto attraverso il lavoro svolto dalla Regione con Trenitalia e divenuto un successo sopra le aspettative in termini di passeggeri. Per Terni, però, la soluzione pare più complessa. Al sindaco della città dell’acciaio, Latini, preoccupato per i pendolari, Nevi spiega di aver ricevuto rassicurazioni circa il fatto che il traffico dell’Alta velocità non interferisce con quello pendolare.