Falsi ‘tecnici dell’acqua’ sono stati fermati grazie alla segnalazione di un’ultraottantenne ternana che ha riconosciuto – insieme ad altri condomini e ad una commerciante – alcuni individui che si erano introdotti nella sua abitazione, in un condominio nei pressi di Piazza Dalmazia.
Mercoledì della scorsa settimana, la signora era in casa con l’anziano marito, quando un uomo, con alcuni presunti colleghi, si è presentato alla sua porta, vestito con giubbotto con catarinfrangenti, cartellina, dotato di metro e varie strumentazioni in mano, sostenendo di dover effettuare un controllo nella sua abitazione per una perdita al piano di sotto. Mentre l’uomo distraeva l’anziana donna gli altri hanno aspoertato gioielli per un valore di oltre 10.000 euro ed alcuni mazzi di chiavi dell’abitazione e delle pertinenze.
Parlando dell’accaduto con una vicina e con una commerciante, l’anziana è venuta a sapere che erano stati visti aggirarsi nella zona quattro individui, mai visti prima, ed in effetti il giorno successivo gli stessi sono stati di nuovo notati nei pressi del palazzo e il marito della signora li ha visti entrare nel condominio e poi allontanarsi velocemente verso Piazza Dalmazia. Un altro condomino, venuto a conoscenza dei fatti, ha deciso di seguirli mentre la signora che aveva subito il furto il giorno prima ha ritrovato un mazzo di chiavi sullo zerbino di casa e a quel punto ha deciso di chiamare la Polizia di Stato.
Gli agenti della 3° Sezione della Squadra Mobile – Reati contro il Patrimonio – nel giro di pochi minuti, anche sulla base delle descrizioni fornite dai testimoni e dal contatto avuto con il condomino che li seguiva, ha rintracciato ed identificato quattro uomini: due appena ventenni, un ventinovenne e un cinquantatreenne, tutti italiani, residenti in Puglia, tre di loro già gravati da precedenti per furto e uno anche rapina. Ai poliziotti che li hanno fermati hanno detto di essere a Terni in cerca di lavoro, ma dopo l’identificazione sono stati portati in questura per accertamenti.
E’ emerso che i quattro alloggiavano in un albergo del centro e dalla successiva perquisizione dei bagagli, che avevano lasciato in una stanza di cortesia dell’hotel, è staa rinvenuta anche la refurtiva che la signora ha riconosciuto come di sua proprietà, mentre dalla perquisizione personale sono stati rinvenuti gli altri mazzi di chiavi.
La Procura di Terni ha disposto il fermo per i quattro che sono stati accompagnati in carcere; il fermo è stato successivamente convalidato e tutti e quattro sono stati indagati per furto aggravato in concorso e due di loro anche per ricettazione. Mentre per i più giovani sono stati disposti gli arresti domiciliari e nei loro confronti è stato emesso dal Questore Failla, il foglio di via con divieto di ritorno per tre anni nel Comune di Terni; gli altri due rimangono in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.