Scuola & Università

Terni, nasce il corso di ristorazione all’interno del carcere

Sono stati presentati in Provincia i nuovi indirizzi formativi 2017-2018 per le scuole del territorio provinciale di Terni. Il tavolo di concertazione sulla scuola si è insediato ieri per esaminare e discutere le proposte relative alla definizione del piano provinciale dell’offerta formativa e della programmazione della rete scolastica per l’anno 2017-2018. Nel corso dell’incontro, che apre ufficialmente il percorso istituzionale, sono state illustrate le proposte delle varie direzioni scolastiche del ternano, orvietano e narnese-amerino, sia in materia di nuovi e attuali indirizzi formativi, sia in termini di razionalizzazione.

Fra le novità proposte, quella del corso legato alla ristorazione e all’enogastronomia dell’istituto Casagrande all’interno del carcere di Vocabolo Sabbione. La proposta, se approvata, prevede una serie di corsi serali, in convenzione con la casa circondariale, riservati ai detenuti. Altra novità illustrata è quella riferita ad una cabina di regia per il coordinamento dell’alternanza scuola-lavoro. “Si tratta – hanno spiegato il dirigente Maurizio Agrò e la responsabile dell’ufficio scolastico della Provincia Tiziana de Angelisdi uno strumento innovativo che mette insieme tutti i soggetti del settore ed offre ai giovani un punto di riferimento certo ed aggiornato su come e dove fare stage ed esperienze nel mondo del lavoro”.

“Il tavolo aperto oggi – ha detto in avvio dei lavori il presidente della Provincia Leopoldo di Girolamoè finalizzato alla definizione del piano provinciale all’interno delle linee guida regionali per la programmazione scolastica e l’offerta formativa in Umbria 2016-2018. Con questo strumento la Provincia mantiene e garantisce una funzione di coordinamento e di raccordo fra le scuole e le varie articolazioni sociali interessate, continuando a svolgere il suo ruolo di collaborazione e sostegno allo sviluppo del settore scolastico, sia come didattica che come attività formativa”.

Hanno partecipato i dirigenti scolastici, i responsabili dell’Ufficio scolastico regionale, i Comuni, i sindacati, le associazioni di categoria, l’Università, i rappresentanti degli studenti e gli altri soggetti a vario titolo interessati.