Aspettare in macchina con il motore acceso il proprio bambino all’uscita di scuola può venire a costare quasi 200 euro. Forse non tutti sanno che nel Comune di Terni vige ancora un’ordinanza del 2002 che vieta tassativamente di mantenere i veicoli con il motore acceso durante la fermata causata da qualunque ragione non dipendente dalla dinamica del traffico.
Gli automobilisti che non rispettano questa direttiva potrebbero sentire bussare sul finestrino e vedersi consegnare una multa che va dai 30,99 ai 185,92 euro.
La restrizione, dovuta a ovvie esigenze ambientali, specialmente nei mesi più freddi rischia di non venire rispettata dagli automobilisti che preferiscono mantenere l’auto in moto con il riscaldamento al massimo delle sue potenzialità.
Le regioni dell’ordinanza sono strettamente legate al delicato equilibrio ambientale che contraddistingue Terni. Anche pochi minuti di emissioni in meno possono contribuire a migliorare una situazione troppo spesso al limite.
“La circolazione dei veicoli a motore – è scritto nell’ordinanza – è causa non secondaria dell’inquinamento atmosferico ed acustico. Visti anche i provvedimenti limitativi della circolazione veicolare già adottati nell’ambito del centro cittadino, mediante l’istituzione della zona a traffico limitato e delle aree pedonali è fatto divieto ai conducenti dei veicoli a motore, in tutto il territorio comunale, di mantenere accesi i motori durante la fermata o per qualunque altra causa non dipendente dalla dinamica della circolazione. Il divieto non si applica durante le fasi strettamente connesse alla riparazione dei veicoli a motore e limitatamente agli spazi dell’officina meccanica. Chiunque viola il dispositivo della presente ordinanza è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 30,99 a € 185,92”.