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Terni, mozione in provincia per far riconoscere la Foresta di Dunarobba Monumento naturale

Una risoluzione del Consiglio provinciale con la quale si propone alla Regione Umbria di riconoscere la Foresta fossile di Dunarobba come monumento naturale. Lo chiede in una mozione consiliare Zefferino Cerquaglia (Psi). “La Foresta fossile di Dunarobba – sostiene Cerquaglia – è una realtà paleontologica unica oggetto di numerosi studi scientifici, divulgativi e di iniziative didattiche e necessita anche di riconoscimenti formali che la indichino con maggiore forza nel contesto del territorio regionale e nazionale anche per il grande pubblico. La Provincia di Terni è sempre stata protagonista della sua conservazione e della valorizzazione. Molte Regioni italiane – prosegue Cerquaglia – hanno inteso valorizzare siti naturali particolari e individuato percorsi normativi a scopo di tutela e promozione definendo una particolare connotazione per dare loro un facile, immediato e forte carattere di riconoscibilità. Questa esigenza ha portato alcune Regioni ad attribuire, con le procedure necessarie, il riconoscimento per alcuni siti di particolare interesse della qualifica di monumento naturale. Le Regioni possono quindi attribuire tale qualifica ad emergenze uniche ed eccezionali, incluse in aree protette o da vincolare in base alle normative vigenti in materia di protezione e tutela. La Foresta fossile di Dunarobba rientra ampiamente in questo caso in virtù della sua eccezionalità naturalistica, riconosciuta da studiosi in tutto il mondo, che costituisce un pregio di tutta la regione. Di qui la proposta allo stesso Consiglio di approvare una risoluzione con la quale formulare formale proposta alla Regione Umbria di riconoscere la Foresta fossile di Dunarobba come monumento naturale. Mentre in altre regioni, come il Lazio, – aggiunge il consigliere – esistono numerosi casi di emergenza naturalistiche riconosciute come monumenti naturali, in Umbria forse questo è il primo caso. Chiedo – conclude Cerquaglia – che per una proficua discussione in Consiglio la Giunta approfondisca i percorsi normativi adottati da altre Regioni, oltre l’Umbria, quali il Lazio, la Sardegna e la Lombardia per riferirne poi in Consiglio”.