La Corte dei Conti dell’Umbria ha condannato un ex primario del Santa Maria di Terni a risarcire l’azienza ospedaliera con una somma pari a 869.612 euro, la stessa versata dall’ospedale per la morte di Ganluca Guerrieri, 28 anni.
“La condotta dell’ortopedico nella gestione post-operatoria del giovane paziente – si legge nella sentenza – appare direttamente causativa del danno di cui si discute per aver omesso l’effettuazione dei controlli ambulatoriali post-chirurgici ogni 4/5 giorni dopo l’intervento – soprattutto nel caso in cui, come quello in esame, il paziente lamentava dolore -; la prescrizione di esame eco-color-dopplervenoso dell’arto interessato, in presenza di dolore; la prescrizione di trattamento eparinico per una durata superiore ad otto giorni; nonché, per avere prescritto erronei trattamenti fisioterapici post-operatori eccessivamente immobilistici ed incongrui, consistiti in attività notevolmente controindicate nei confronti della stasi venosa nel distretto della gamba, trattamenti che hanno assolto un evidente ruolo concausale nell’insorgenza della trombosi venosa profonda e, quindi, dell’embolia polmonare, con conseguente decesso del giovane paziente”.
I fatti risalgono al 2009: Gianluca Guerrieri, dopo un infortunio sul campo di calcio, era stato operato al ginocchio in artroscopia all’ospedale di Terni e dimesso il giorno successivo all’intervento. Il giovane paziente, visto che le sue condizioni non sembravano ottimali, si era nuovamente recato in ospedale per le verifiche del caso, ma era stato rimandato a casa perché si era ritenuto che il gonfiore e il dolore alla gamba facessero parte di un normale decorso post-operatorio. Qualche giorno dopo, Gianluca Guerrieri aveva richiamato l’ospedale per il continuo aggravarsi delle sue condizioni e, proprio il giorno prima della visita di controllo, a causa di giramenti di testa e forti dolori addominali e difficoltà nella respirazione, aveva chiamato il 118. Il personale sanitario, dopo un massaggio cardiaco in loco, aveva trasferito il paziente in Pronto Soccorso in codice rosso. Purtroppo la corsa in ospedale è risultata vana, perché Gianluca Guerrieri era rimasto vittima di un’embolia polmonare che lo aveva portato alla morte.
All’epoca dei fatti il caso era finito in prescrizione, ma, nel 2014, il Tribunale Civile di Terni, ha ripreso il fascicolo e ha condannato l’ospedale e l’ortopedico al risarcimento dei famigliari della vittima per una somma pari a 818.914 euro. La stessa sentenza era stata poi confermata dalla Corte di Appello di Perugia nel 2017. Nella giornata di ieri, 1 giugno, la Corte dei Conti dell’Umbria ha condannato l’ex primario a risarcire l’ospedale della somma pagata in favore delle parti civili.