Pesa 9,20 quintali ed è lunga 6,25 metri. Al momento, è una semplice mortadella ma potrebbe diventare la mortadella più grande del mondo, quando lo attesterà la giuria della Guinness World Record, proprio quella che pubblica ogni anno il mitico best seller più letto al mondo.
Sabato 9 luglio, alle ore 11, si terrà presso l’Ipercoop di Terni, in Via Gramsci, l’ultima tappa della solenne certificazione, con il taglio della mortadellona. E’ stata realizzata nello storico stabilimento Cassetta della Valnerina, nel cuore dell’Umbria, di recente rilevato da un gruppo di soci locali animati dalla volontà di rilanciare il salumificio e di realizzare, nella vasta area situata a pochi minuti dalla Cascata delle Marmore, un centro di eccellenza agroalimentare che vedrà l’attivazione di altre filiere produttive tipiche della regione, in stretta sinergia con iniziative di carattere culturale e scientifico in materia di cibo e alimentazione sostenibile.
“La caratteristica saliente di questa mortadella gigante – fa notare Giulio Reali, il Mastro Norcino responsabile del salumificio – è che si tratta di un unico blocco e non di più pezzi aggiuntati con le etichette. Che sappia io – prosegue Reali – non esistono infatti salumifici che dispongano di sale di cottura grandi come la nostra, di quasi 50 metri quadrati”.
Per realizzare questo “missile” di oltre un metro e mezzo di circonferenza, sono state impiegate 110 spalle di suino, 270 kg di magro di lombo e 275 kg di coriandolo di lardello, tutti prodotti di primissima qualità. Conditi con sale, pepe e aromi esclusivamente naturali, in base a una ricetta gelosamente custodita dall’azienda. “Neanche la minima traccia – tiene a sottolineare con orgoglio Reali – di esaltatori di salinità e di colore nè, ovviamente, di glutini e allergeni”. Dopo circa 72 ore di cottura al vapore a una temperatura compresa tra i 60 e gli 85 gradi, la mortadella è stata sottoposta a una doppia doccia fredda e poi sistemata in cella frigo per abbatterne la temperatura al cuore a 0,4 gradi. Una curiosità, per finire: ma che c’entra l’Umbria con la mortadella, che sappiamo nata a Bologna e talmente immedesimata nella città d’origine che suole chiamarsi anche semplicemente “Bologna”? “C’entra sicuramente – svela Reali – se è vero che una delle ricette più antiche della mortadella sia stata inventata proprio in Umbria, dai frati di Assisi”