Cronaca

Terni, minorenni “cavalli” dello spaccio | “Supermarket” della droga per la movida e le scuole

Supermarket dello stupefacente o franchising della droga. Nascosta nei doppiofondi delle auto e fatta sfrecciare tra le vie e nei parchi cittadini su motorini condotti da minorenni. Poco più che ragazzini avvicinati allo smercio e ripagati con le dosi. Battezzata “cavallo di Troia”, l’operazione degli uomini della questura di Terni, coordinati dal procuratore Alberto Liguori, ha smantellato quello che il Gip Santoloci ha definito “un nuovo franchising criminale, inteso come nuove forme delinquenziali, non ancora connesse a malavita organizzata che trasformano spacci occasionali in veri e propri crimini di vastissima portata”.  Droga, a fiumi, per la movida ternana. Nell’indagine durata un anno sono stati sequestrati 7 chili di hashish, 300 grammi di cocaina, e 10 mila euro in contanti. Dieci persone erano già state arrestate e 18 denunciate a piede libero.

Fiumi di droga da Roma, Napoli e dalla Croazia “un supermarket dello stupefacente dal menù variegato” – come lo ha definito il Procuratore Capo, Alberto Liguori – destinati a rifornire i luoghi di aggregazione giovanile e i luoghi della movida; locali, bar, discoteche e scuole. Una vasta e accurata indagine della Polizia di Terni, coordinata dalla Procura, ha portato all’arresto di 9 persone (6 in carcere, 3 ai domiciliari) e alla denuncia di altri 18 soggetti, tutti coinvolti a vario titolo nell’operazione, illustrata questa mattina in Questura dal Procuratore Capo, Alberto Liguori, il questore Carmine Belfiore, il pm Elisabetta Massini e il dirigente della squadra mobile, Alfredo Luzi.

Tramite osservazioni, intercettazioni e riprese video si è arrivati alla ricostruzione della struttura della cellula criminale che si era radicata sul territorio. Ai vertici della banda che gestiva il traffico di droga cittadino c’erano due 27enni italiani, un ternano e un pugliese che attraverso altri ‘collaboratori’ avevano sotto controllo tutto il mercato dello spaccio. L’organizzazione era ben strutturata con tanto di ‘recuperatores’, cioè gli addetti alla riscossione delle partite di droga che non venivano pagate; con le buone o con le cattive, si recavano dai debitori ottenendo quanto dovuto. E proprio nell’ambito di questo giro di droga che potrebbe collocarsi l’accoltellamento del giovane operaio albanese, morto dopo una rissa nel dicembre 2015.

Così grazie all’input partito da segnalazioni confidenziali, tramite l’osservazione dei movimenti all’interno di un appartamento nei pressi di Campomicciolo, il cerchio si è stretto su un autotrasportatore di 49 anni pugliese ma da tempo residente a Terni. Su di lui l’attenzione degli agenti dell’antidroga diretti dal vice questore aggiunto Alfredo Luzi che rapidamente hanno accertato la rete fatta di giovanissimi, minorenni in motorino per le vie del centro della città dell’acciaio. Erano i pusher, “i cavalli” di queste batterie della droga che arrivava da Roma e da Napoli, ma anche dalla Croazia: una rete articolata di spacciatori e fornitori, un vero e proprio gruppo delinquenziale secondo gli inquirenti. Stroncato appena prima che potesse diventare una vera e propria associazione a delinquere.

Tra le sostanze più richieste c’erano cocaina, ma soprattutto hashish; si calcola che a Terni arrivasse una quantità di circa 2 Kg. a settimana di questa tipologia di droga. I corrieri di droga venivano continuamente cambiati, sfruttando la ‘manodopera’ di cittadini stranieri, ma anche di studenti che avevano il compito di rifornire i minori che frequentano le scuole superiori della città.

Il questore di Terni, Carmine Belfiore: “Questa operazione è molto importante perché non solo abbiamo colpito il traffico dei pusher, ma i soggetti che gestivano il traffico di droga in città. Grazie alla sinergia tra Questura e Procura abbiamo inferto un duro colpo allo spaccio in città, anche se qui di droga ne gira parecchia”. “Il lavoro della Procura – ha sottolineato Alberto Liguori è molto attento soprattutto alle fasce deboli, come quella dei giovani che sono i primi soggetti a rischio per quanto riguarda l’assunzione di sostanze stupefacenti”.

In manette C.C. trasportatore 49enne, un ternano di 26 anni, S.A. 26enne tarantino, G.P napoletano, A.E. romano di 34 anni, G.M di 24 anni e altri due ternani: F.F. di 24 anni e M.F. di 43 anni. Arrestatati anche due cittadini marocchini  B.K: di 40 anni e J.K: di 22, tutti plurindagati. 

Tutti i particolari dell’operazione sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta negli uffici della questura di Terni.