La festa del primo maggio con la sfilata allegorica dei carri è alle porte, ma la polemica è già servita; un maiale e un asino di cartapesta, posizionati nella rotonda dell’acciaio, ‘pubblicizzano’ l’edizione 2017 dell’evento popolare di origine contadina, hanno scatenato la polemica social.
Commenti per la maggior parte negativi, soprattutto su Facebook, hanno bocciato la trovata definita di ‘cattivo gusto’ di promuovere il Cantamaggio ternano; in effetti, i due animali laconicamente isolati nell’aiuola della principale via d’accesso della città, non producono un ‘effetto scenico’ di grande impatto, per così dire, e neanche il buon gusto sembra essere premiato.
Si parla comunque di una festa con origini campagnole e popolari e il buon gusto non è necessariamente richiesto, anzi. I motti di spirito, le battute maliziose, le allusioni a doppio senso, sono il sale della manifestazione, ma, obiettivamente quell’asino e quel maiale non sembrano cogliere neanche questo spirito maggiaiolo.
Le installazioni sono comparse in più rotonde della città; in quella di Via Lungo Nera, ad esempio, si vedono galline e, ironia della sorte, immortalate durante il passaggio di una giraffa finta, pubblicizzante il circo in città.
A meno di una settimana dalla sfilata dei carri, comunque, almeno si inizia a parlare di una manifestazione che, di anno in anno, rischia sempre di essere messa in discussione per mancanza di fondi, e forse è un bene che i ternani continuino a dimostrare interesse per una tradizione antica e sentita in città.