Cronaca

Terni, lavoratori ex Novelli in consiglio | Presentato l’assessore Sandro Corradi

Palazzo Spada e Palazzo Cesaroni, passa dai palazzi della politica il futuro dei lavoratori dell’ex gruppo Novelli che oggi hanno presidiato il consiglio comunale, tornato operativo dopo la nomina del nuovo assessore Sandro Corradi, presentato in aula dal sindaco Leopoldo Di Girolamo.

Nervi tesi a Terni, tavoli istituzionali a Perugia – I lavoratori autonomi dell’ex Novelli hanno chiesto al consiglio comunale che “venga rispettata la legalità e si cessino gli atteggiamenti discriminatori di Alimentitaliani con l’imposizione di 30 giorni di ferie forzate e poi la cassa integrazione a 0 ore dei 30 dipendenti che hanno aderito agli scioperi degli scorsi mesi. Vogliamo che sia subito attivata la cassa integrazioneaggiungono i lavoratorie che si dia seguito alle dichiarazioni del giudice fallimentare che ha avanzato dubbi sulla possibilità da parte di iGreco di acquisire il Gruppo Novelli”.

Dopo la lettura dell’atto di indirizzo della maggioranza sulla vicenda Ex Novelli, il presidente del consiglio, Giuseppe Mascio, è stato costretto a interrompere la seduta per il dissenso dei lavoratori che hanno ritenuto insufficiente la richiesta rivolta al sindaco del capogruppo Pd, Andrea Cavicchioli, dei consiglieri Silvano Ricci, Faliero Chiappini e Luigi Bencivenga, di monitorare eventuali incongruità e pendenze nei tribunali di Terni e Castrovillari che potrebbero bloccare l’acquisizione dell’ex Novelli da parte di iGreco.

“Impegnare il sindaco e la giunta – si legge nell’atto ad intervenire nei confronti della regione e del mise per verificare e chiedere il rispetto degli accordi sottoscritti, sotto ogni profilo; verificare gli effetti delle procedure concorsuali pendenti presso il Tribunale di Terni e presso il Tribunale di Castrovillari ai fini della certezza della realizzazione del progetto industriale e della garanzia dell’occupazione; verificare eventuali discriminazioni nei confronti del personale dipendente e ove riscontrate chiedere la immediata rimozione degli effetti; intervenire nei confronti di tutti gli organismi preposti per sollecitare l’erogazione delle provvidenze della cassa integrazione e di tutti gli emolumenti dovuti al personale dipendente”.

Dopo la sospensione, è stato il capogruppo Pd, Cavicchioli a spiegare che la vertenza deve essere gestita a livello nazionale e che dovrà essere il Mise a farsi garante dei eventuali diritti violati dei lavoratori. La questione si è risolta con un ulteriore rinvio a mercoledì mattina, quando alle 12.00, in aula consiliare verrà discusso, in un’apposita conferenza, un nuovo atto di indirizzo dedicato alla vicenda Novelli.

Il Mise è proprio la parte chiamata in causa nell’atto di indirizzo di Enrico Melasecche, che tira in ballo anche la Regione. Secondo il consigliere di I Love Terni è necessario: “attivarsi presso il Mise per sollecitare il ministri a prendere in mano la situazione che vede la perdita dell’occupazione da parte di oltre trenta lavoratori del Gruppo Novelli, affinché vengano con urgenza riviste le posizioni dell’azienda che non può venir meno agli impegni presi in sede di acquisizione del gruppo, verificando quali e quanti investimenti sta impegnando per il rilancio di quell’azienda; di informare il consiglio comunale dei risultati di questa doverosa azione di sollecito nei confronti del governo e della Presidente della Regione dell’Umbria che non sembra particolarmente interessata alla difesa di un gruppo che ha varie sedi nel territorio regionale”.

Proprio in Regione, a Palazzo Cesaroni, i sindacati confederati hanno incontrato il presidente della Commissione, Eros Brega,  che ha rassicurato i rappresentanti sindacali sul mantenimento di un tavolo di crisi aperto e si è impegnato a convocare di nuovo le parti, proponendo una tregua forzata fino al 10 luglio, data in cui, presumibilmente, verranno convocati i vertici dell’Ex Novelli e di Alimentitaliani.

Sandro Corradi

In apertura di seduta, il sindaco Leopoldo Di Girolamo, ha presentato il nuovo assessore Sandro Corradi, definendolo una “risorsa per la giunta”;   a Corradi sono state affidate le deleghe ai lavori pubblici, piano triennale delle opere pubbliche, puc, urbanistica, prg, peep, paip, suape, edilizia privata, decoro urbano, arredo urbano, verde pubblico, infrastrutture, toponomastica, servizi cimiteriali, città della salute, efficientamento energetico.

Il sindaco ha anche comunicato una parziale redistribuzione delle deleghe tra gli altri membri della giunta. In particolare al vicesindaco Francesca Malafoglia  welfare, servizi sociali, associazionismo, volontariato, edilizia pubblica, politiche e strumenti per la partecipazione, politiche comunitarie e fondi europei, diritti civili, affari generali, servizi demografici e statistici, semplificazione amministrativa, agenda urbana, innovazione p.a., ict, smart city.

All’assessore  Emilio Giacchetti, ambiente, protezione civile, trasporti e mobilità, polizia municipale, sport, politiche giovanili, turismo e gestione delle aree turistiche, grandi eventi, progetto Unesco.

All’assessore Tiziana De Angelis, diritto allo studio, scuola e servizi educativi, servizi agli studenti, pari opportunità, politiche di genere, cultura e servizi culturali, città del cinema,  istituto Briccialdi.

All’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi, bilancio e finanze, patrimonio, risorse umane, commercio, artigianato, marketing territoriale, fiere.

Restano riservate al sindaco le seguenti deleghe: informazione e comunicazione – sicurezza urbana –– cooperazione internazionale – gemellaggi – sviluppo economico – agricoltura – programmazione strategica – politiche territoriali di area vasta – civiter –università – ricerca – alta formazione – sanita’ – igiene pubblica – aziende partecipate.

Due sono stati i criteri seguiti per la redistribuzione, ha specificato il sindaco Di Girolamo. “Il primo criterio ha riguardato l’omogeneità delle deleghe, anche rispetto agli uffici, alle esigenze delle imprese e dei cittadini. Ho poi fatto in modo che le deleghe riguardanti materie riferite all’inchiesta Spada siano gestite da assessori non che coinvolti nell’inchiesta stessa”.

Il sindaco ha quindi ringraziato l’ingegner Corradi per aver accettato la proposta ricordandone il curriculum di studi e professionale. “A suo carico  – ha detto il Di Girolamo – ci sono deleghe importanti e il nuovo assessore rappresenta una risorsa importante in questo intenso periodo che ci aspetta, per far avanzare il programma fino al momento in cui sarà approvato, come ci auguriamo il piano di riequilibrio pluriennale”.

Subito dopo le comunicazioni del sindaco in merito alla nomina del nuovo assessore, c’è stato un dibattito in consiglio comunale con un intervento per ogni gruppo. Sicuramente il nuovo assessore avrà compreso che ‘aria tira’ in consiglio, visto il ‘caldo’ benvenuto dei colleghi, non proprio favorevoli alla sua nomina.

Francesco Ferranti (FI) ha detto di voler parlare delle eventuali incompatibilità del nuovo assessore, “questioni che non ci competono”, “ma di una città che annaspa, al collasso per la responsabilità politica gravissima del partito unico della sinistra che governa comune e regione”.
Al nuovo assessore ha comunque chiesto di “non agire con l’idea della transitorietà, ma per risolvere problemi inderogabili legati alle sue deleghe”.
Valentina Pococacio (M5S) ha ricordato come l’assessore Corradi “conosca il termine breve del suo mandato. Si va avanti in modo surreale nonostante le vicende giudiziarie del sindaco e la giunta. Questa amministrazione funziona al contrario e il nuovo assessore, piuttosto che essere nominato avrebbe dovuto essere sentito dal sindaco sulla situazione dell’Atc e su quanto è accaduto negli anni scorsi”.

Silvano Ricci (SI) ha rivolto gli auguri al nuovo assessore, “ma per quel che riguarda il profilo strettamente del suo incarico – ha detto – lo incalzeremo continuamente”.

Per Marco Cecconi (FdI): “Chi è causa del suo mal, pianga se stesso: nel senso che tutta questa ulteriore perdita di tempo, tutto questo obbligato e solo nominale rifrullo di deleghe  altro non è se non la conseguenza dell’aver ridotto all’osso, a suo tempo,  la composizione della giunta . Sono mesi che  procedete con il passo del gambero, tra rimpasti e avvisi di garanzia, redistribuzione di incarichi assessorili, arresti, nuove nomine e via così. A noi interessa poco il profilo professionale del nuovo assessore. C’interessa di più qual è la trama reale di questo romanzo fantasy. Qual è la trama reale? Perché siete ancora qui? Fino a quando andrà in onda questa pantomima?”.

Enrico Melasecche (IlT) ha rilevato che “l’attuale consiliatura ci sta riservando dei colpi di scena incredibili: siamo al terzo assessore in tre anni all’urbanistica e adesso Corradi ha tre mesi di tempo per risolvere centinaia di problemi incancreniti. Ho qualche dubbio sulla serietà da parte sua, rispetto all’accettazione di questo incarico, in una città allo sfascio”.

Paolo Crescimbeni (Gm) ha detto che questa amministrazione sta dando “un’immagine della politica fabbrica delle parole e delle chiacchiere. Questa ripartenza sta avendo luogo nel modo più deludente e minimale. L’amministrazione parla di rimettere a posto conti che ha devastato; l’amministrazione parla di ambiente e nomina un assessore che ha tutt’altro approccio culturale e professionale; parla di riforma della macchina comunale, ma la situazione è bloccata”.

Andrea Cavicchioli (Pd) ha a rivolto gli auguri al nuovo assessore “che s’inserisce  – ha detto – in un contesto vivace, ma sarà sicuramente in grado di dare un apporto a questa amministrazione. Il percorso da seguire – ha aggiunto – è stato delineato e non c’è bisogno di riformularlo ogni volta. Riguardo la giunta dobbiamo rimarcare che le nomine degli assessori sono una scelta del sindaco e che devono essere fatte, specie in alcuni settori, tenendo conto delle professionalità. La legge prevede una serie di incompatibilità, ma il nuovo assessore ha già fatto presente quale sarà il suo atteggiamento”.