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Terni, la presidente della regione Marini presenzia inaugurazione scuola a San Venanzo

“Per il dimensionamento della rete scolastica in Umbria per l’anno scolastico 2014/2015, in attuazione del decreto del Ministero dell’Istruzione, chiederemo alle grandi città un piccolo sacrificio, così da poter preservare le dirigenze scolastiche nelle sedi che per caratteristiche territoriali presentano maggiori disagi, come le aree montane”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina alla cerimonia di inaugurazione del nuovo plesso della scuola secondaria di primo grado del Comune di San Venanzo, realizzato con un finanziamento di 200mila euro della Regione Umbria, ed il cofinanziamento del Comune di 250mila euro, oltre a un contributo del Ministero dell’Istruzione di 50mila euro.
“Nonostante da moltissimi anni lo Stato abbia bloccato i fondi per l’edilizia scolastica, la Regione Umbria – ha affermato la presidente – non ha voluto interrompere il suo programma di riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Grazie a questo programma, oggi oltre il 60 per cento delle scuole umbre è stato interessato da interventi di adeguamento alle normative antisismiche e di sicurezza. Le scuole sono il luogo della formazione e della crescita delle nuove generazioni e la funzione della scuola pubblica è fondamentale ed insostituibile”.
La presidente ha quindi rivolto un saluto agli alunni ed agli studenti che hanno partecipato alla cerimonia, assieme a tutto il personale docente e non docente: “Grazie alla passione ed all’amore che tutti – studenti, insegnati e personale scolastico – dedicano all’attività formativa, riusciamo a conservare la funzione primaria dell’istruzione pubblica. Questo – ha proseguito Marini – è ancor più meritorio in un momento come quello attuale, caratterizzato da una gravissima crisi economica e da una pesante restrizione delle risorse pubbliche per la scuola”.
“Come amministratori pubblici, siamo impegnati in Umbria a sostenere il diritto allo studio con tutti gli strumenti possibili, anche favorendo l’utilizzo di tutte le nove tecnologie, non solo fino all’età di obbligo scolastico, ma anche fino al termine del percorso formativo superiore. Ciò perché – ha concluso la presidente – crediamo fortemente nel principio che è nella scuola che si formano i cittadini di domani”.