Viaggiava di notte sulla E 45, direzione Orte, con il suo camion carico di gasolio di contrabbando, probabilmente destinato al mercato campano. Forse la fretta di liberarsi del carico o di raggiungere l’autostrada il prima possibile, fatto è che la velocità sostenuta non sfuggisse all’occhio attento di una pattuglia della Polizia stradale di Perugia che lo ha fermato al confine con la Provincia di Terni.
A.S. 29Enne di origine slovena, trasportava 26 fusti di plastica, ognuno contenente 1000 litri di gasolio. Il conducente ha negato agli agenti la reale provenienza del carico, affermando che si trattava di un innovativo olio chiamato “BIOSEPAR R”, prodotto da una società.
Gli agenti chiedono l’intervento di una pattuglia del 117 che hanno iniziato un’operazione coordinata fra la Polizia stradale di Perugia e la Guardia di Finanza di Terni.
Il conducente ha mostrato ai finanzieri quello che secondo lui era un documento di trasporto internazionale: la stampa di una pagina internet, in lingua cirillica ed inglese che dichiarava un trasporto di olio destinato ad una società campana, operante nel settore della commercializzazione all’ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti. È stato ispezionato il mezzo ed avviati i primi riscontri sull’effettivo tragitto percorso dall’autoarticolato e sulla sua effettiva destinazione. Sono subito emerse evidenti lacune e contraddizioni. Il carico, proveniente dalla Slovenia e diretto a Napoli, non era “coperto” dai documenti di trasporto previsti dal Testo Unico sulle Accise, che seguendo la merce permette agli Stati membri di verificare l’effettiva applicazione dell’imposta a destinazione finale. L’esame tecnico speditivo del liquido confermava i sospetti: 26.000 litri di gasolio di contrabbando per un valore di circa 41.600 euro, introdotto nel territorio dello Stato cui corrisponde un’accisa evasa di 16.000 euro, tutti contenuti in grossi fusti di plastica assolutamente inadatti al trasporto di materiale infiammabile. Il carico era probabilmente diretto a qualche deposito abusivo confermando la presenza di un fenomeno illecito che ha preso piede sul territorio nazionale.
L’autista è stato quindi deferito all’A.G. di Terni mentre il carico ed il mezzo sono stati sottoposti a sequestro per i reati di contrabbando e sottrazione del prodotto al pagamento dell’accisa prevista.