Taglio del nastro ieri per il nuovo Centro di Ascolto Caritas di via Vollusiano n. 16 a Terni. L’ampliamento e la riqualificazione del Centro di Ascolto Caritas, richiesto dalla accresciuta presenza degli ospiti e da nuove sfide emergenti, sono stati realizzati grazie al contributo di Caritas Italiana con i fondi 8xMille della Chiesa Cattolica. Alla cerimonia d’inaugurazione sono intervenuti Padre Giuseppe Piemontese, vescovo di Terni – Narni – Amelia, Paolo De Biagi, Prefetto di Terni, Fabio Paparelli, vice presidente della Regione Umbria, Leonardo Latini, Sindaco di Terni, il questore di Terni Antonino Messineo, Don Francesco Soddu. direttore di Caritas italiana, Francesco Venturini presidente dell’associazione di volontariato San Marino, e altre autorità civili e militari.
Il progetto riguarda l’ampliamento del Centro di Ascolto diocesano della Caritas di Terni-Narni-Amelia, intendendo con ciò sia l’ampliamento dell’edificio dove è collocato attualmente, sia i servizi che in esso vengono svolti.
Per quanto riguarda l’ampliamento dei servizi, il progetto consiste nel dare più uffici da destinare all’ascolto dei poveri che vi si rivolgono, destinare alcuni uffici per i servizi specifici che vengono svolto a favore dei rifugiati politici, richiedenti asilo e in particolare delle donne vittime di tratta garantendo loro un ambiente più riservato. Ampliare lo spazio destinato all’attesa, in particolare creando uno spazio giochi per i bambini che accompagnano le loro mamme.
Proprio per ampliare i servizi in essere dal centro di ascolto il progetto finanzia l’individuazione di una Assistente sociale.
Il progetto INNOVATER (Reti comunitarie per l’INNOVAzione e l’inclusione sociale a TERni, finanziato dalla Regione Umbria nell’ambito dei PROGETTI SPERIMENTALI del terzo settore _ Azioni innovative di welfare territoriale) propone una filiera integrata di servizi multidimensionali in risposta ai fabbisogni emersi che si muovono lungo quattro principali linee direttrici: potenziamento di luoghi di ascolto, supporto, di partecipazione, co-progettazione e di aggregazione sociale; sperimentazione di nuove forme dell’abitare solidale; sperimentazione di forme di inclusione socio-lavorativa orientate allo sviluppo locale; rafforzamento del social business dell’impresa sociale a supporto delle attività a rilevanza economica e non previste.
L’intervento si realizza con l’acquisto di nuovi locali (di ca 370 mq, già perfezionato da uno dei partner di progetto), la ristrutturazione (a carico dei partner del progetto e sarà effettuata alla fine del 2018) e l’ampliamento dei locali Caritas in via Vollusiano (zona est della città) dove sono presenti anche un Emporio della Solidarietà, la distribuzione di capi di abbigliamento, un servizio doccia.
I nuovi spazi ampliati e ristrutturati saranno dedicati ai seguenti servizi: potenziamento del centro di ascolto che svolgerà anche la funzione di riconnessione per la costruzione della rete condivisa con altri soggetti pubblici e privati e con i cittadini. Sarà affiancato da un ambulatorio di supporto psicologico. Il centro sarà dotato di un laboratorio di partecipazione e innovazione sociale che sarà uno spazio permanente di aggregazione sociale e accelerazione di idee dedicato ai cittadini e organizzazioni del territorio per sviluppare nuove forme di collaborazione (servizi collaborativi), luogo di aggregazione con funzioni polivalenti, marcato territorialmente, che può diventare incubatore di aiuto e collaborazione tra persone e gruppi. Il laboratorio sarà inoltre il luogo in cui raccogliere proposte e idee per la rigenerazione di spazi in disuso (come l’ex cinema Antoniano, zona nord). In questo contesto si propongono nuove modalità di decisione e di azione.Il laboratorio sarà un punto di riferimento permanente sul territorio per attrarre creatività e potenzialità,talenti e risorse dalla comunità territoriale per nuovi servizi collaborativi da sviluppare a livello del microcosmo quartiere o di territori più piccoli; di attivazione di reti territoriali e intelligenza collettiva;di raccolta di idee per sviluppare progetti innovativi. Tale collaborazione si concretizzerà con l’elaborazione partecipata di due regolamenti in due quartieri (Cardeto zona nord e un quartiere nella zona est). I regolamenti saranno elaborati dagli stessi beneficiari e serviranno a sostenere e rendere più semplici le esperienze di autogestione condominiale e le buone pratiche di vicinato. Il laboratorio urbano sarà inoltre il luogo per coinvolgere i cittadini nella coprogettazione esecutiva delle attività di progetto (condominio di comunità, laboratorio di recupero e riciclo, piattaforma digitale, start-up).
Il Centro polifunzionale prevede anche la realizzazione di un centro di produzione e post-produzione video che sarà messo a disposizione di giovani e altre persone con difficoltà economiche e a pagamento per gli altri utenti,dove saranno realizzati anche laboratori di apprendimento.