Terni

Terni, il Prefetto Sensi saluta “Lascio con dispiacere”

“Dopo due anni e mezzo di permanenza in questa provincia, è arrivato anche per me il momento di lasciare, per limiti di età. A Terni ho trascorso un periodo intenso, vissuto con viva partecipazione, che ha richiesto un notevole impegno in cui non sono mancati momenti di difficoltà e di criticità, resi peraltro tormentati dalla presenza di una pandemia dalla quale, purtroppo, ancora non siamo definitivamente usciti” – ha commentato il Prefetto di Terni Dario Emilio Sensi in procinto di lasciare la città – “Ciononostante, le soddisfazioni non sono mancate, ma soprattutto ho avuto l’opportunità di fare una esperienza professionale importante durante la quale ho avuto modo di apprezzare le qualità dell’intera provincia ternana”.

I saluti istituzionali

“Desidero rivolgere, poi, il mio più cordiale e affettuoso saluto ai cittadini e ai loro sindaci, ai parlamentari, alla magistratura, alle autorità religiose, politiche, civili e militari, al presidente della giunta regionale dell’Umbria, ai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e produttive, alle organizzazioni dei lavoratori, agli operatori degli organi di informazioni, alle associazioni di volontariato, ai dirigenti degli Uffici pubblici, insieme ad un sentito grazie per la proficua collaborazione concessami e per tutto ciò che mi hanno trasmesso favorendo lo svolgimento delle mie funzioni istituzionali”.

Lascio con dispiacere

“Vorrei, inoltre, rivolgere un plauso agli operatori delle forze di polizia e dei vigili del fuoco ed ai loro vertici che si sono avvicendati in questi anni, per la costante, efficace e preziosa collaborazione fornita nella gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica nonché delle emergenze. Lascio con un vero dispiacere questa provincia, alla quale auguro di proseguire con il consueto impegno un percorso che dovrà essere necessariamente contrassegnato dalla crescita e dal miglioramento della qualità della vita, in un contesto di benessere solidale e di forte coesione sociale”.