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Terni, il convegno “Inceneritori e salute: nessun rischio?”

Riccardo Foglietta

Si è svolto ieri pomeriggio, presso Palazzo Gazzoli a Terni, il convegno “Inceneritori e salute: nessun rischio?”, organizzato dal Comitato No Inceneritori Terni e dall’associazione LiberaMente. Numeroso il pubblico presente all’evento, che ha visto la partecipazione del Prof. Giuseppe Giorgio Nenci, professore ordinario emerito di medicina interna presso l’Università degli studi di Perugia; del Dr. Valerio Gennaro, responsabile del centro operativo regionale (COR Liguria) del registro nazionale mesoteliomi presso l’Azienda ospedaliera universitaria San Martino, Istituto Nazionale per la ricerca sul cancro; del Dott. Giovanni Vantaggi, dell’associazione Medici per l’ambiente. Scopo dell’incontro è stato quello di fare informazione in merito ai dati scientifici riguardanti il rapporto fra incenerimento e possibili rischi per la salute poiché, come ha spiegato Fabio Neri del Comitato No Inceneritori Terni, a volte dal mondo scientifico e istituzionale arrivano interpretazioni ambivalenti di tali dati. I cittadini presenti al convegno, inoltre, hanno anche avuto la possibilità di informarsi riguardo all’attuale gestione dei rifiuti a Terni ed alle possibili alternative all’incenerimento. Bastava leggere alcuni volantini distribuiti in sala, ad esempio, per rendersi edotti in merito ai rapporti intercorrenti fra Acea S.p.A. e le aziende municipalizzate del Comune di Terni e rilevare che nel luglio del 2000 il Comune ha approvato la trasformazione dell’Azienda Speciale in una Società per Azioni denominata ASM Terni S.p.A. Successivamente, a partire dal 2004 Umbria Energy S.p.A., società controllata di ASM Spa e creata in partnership con l’AceaElectrabel, è entrata nel mercato liberalizzato della compravendita di energia elettrica e gas naturale; dall’agosto del 2007 la gestione del servizio di distribuzione del gas metano in città è stata affidata alla società Umbria Distribuzione Gas S.p.A., società costituita da ACEA S.p.A. al 15%; ACEA, infine, figura anche fra le società private che partecipano per il 25% alla gestione della Società Consortile per Azioni S.I.I. (Servizio Idrico Integrato), a partecipazione prevalentemente pubblica. Nel corso del convegno è stata posta l’attenzione su come il mondo economico possa effettuare delle pressioni sui ricercatori, al fine di ottenere determinate risposte da studi scientifici, e su come i ricercatori possano essere sensibili a tali pressioni nella speranza di ulteriori incarichi. Destano allora preoccupazione le parole del Dr. Vantaggi, che ha dichiarato: “I limiti di legge stabiliti per le emissioni delle polveri sottili si basano su studi che hanno preso come campione di riferimento gli adulti, ma gli stessi limiti sono validi, ad esempio, anche per i bambini? Rilevare che l’emissione di micropolveri, responsabili del trasporto delle sostanze tossiche non biodegradabili, si trova sotto i limiti consentiti non significa, automaticamente, non avere malati e morti. In generale dovrebbe essere applicato un principio di precauzione, per cui se si ha il sospetto che qualcosa sia dannoso per la salute dovrebbe essere evitato.” Inquietanti, infine, anche le parole del Dr. Nenci: “In passato il Prof. Umberto Veronesi, ospite della trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, ha dichiarato che gli inceneritori non comportano alcun tipo di rischio per la salute. In seguito, quando gli chiesero come potesse essere tanto categorico nell’affermare ciò, disse che i suoi collaboratori gli avevano fornito dati rassicuranti in merito e che lui si fidava dei suoi collaboratori. Voi vi fidate? Nel 1986 venne trovata nelle acque di Milano una concentrazione di atrazina, un potente pesticida, tre volte superiore ai limiti consentiti dalla legge. La soluzione utilizzata per risolvere il problema consistette in un innalzamento di tali limiti, grazie a un decreto legge varato dal Governo dell’epoca.”

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