Terni

Terni, il consiglio comunale discute un punto dell’odg in 5 ore

Si è svolto ieri pomeriggio, lunedì 12 aprile, la seduta del Consiglio Comunale che ha visto gli animi scaldarsi e le polemiche accendersi. Sebbene la maggior parte dei presenti si sia limitata ad intervenire solamente nel momento della votazione – partecipando in maniera totalmente passiva a quanto stava accadendo, come dimostravano le cam spente e le icone vuote al posto dei visi – non sono mancati battibecchi più o meno accesi e discussioni accanite.

4 ore per il primo punto all’ordine del giorno

Dopo quattro ore di discussioni infatti tutte incentrate sul primo punto all’ordine del giorno, ovvero il regolamento per la consulta giovanile, e sui relativi emendamenti si è rischiato comunque di arrivare ad un nulla di fatto. Alle ore 20:00 infatti, giunti al momento di chiudere la seduta nemmeno per il primo punto si era riusciti ad arrivare ad una conclusione.

Fiorini chiede prolungamento

“Ho chiesto il prolungamento del consiglio comunale di terni fino alle 24, spendiamo migliaia di euro per quattro ore, è uno schiaffo ai cittadini, ma la maggioranza ha votato contro perché deve andare a cena! Vergognatevi” – Cosi Fiorini commenta sulla sua pagina Facebook l’ennesimo scontro del giorno.

Esito negativo

È apparsa spontanea e logica la richiesta del consigliere Fiorini di prolungare la seduta fino alla mezzanotte. Inconcepibile a parer suo chiudere una seduta senza nulla di fatto. L’esito negativo della votazione ha portato ad una schermaglia fra le parti, sedata con non poca difficoltà.

Fiorini all’attacco

“Non è accettabile quello che sta accadendo con questa amministrazione – commenta Fiorini – i Consigli Comunali durano 4 ore o poco più e costano migliaia di euro, che ricadono sulle tasche dei cittadini. Si prendono i gettoni di presenza per quattro ore, quasi 100 euro a consigliere, mentre fuori le persone hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese”.

Stadio e clinica ‘saltati’

“Per non parlare degli argomenti che si affrontano. Come sottolineato durante il mio intervento, in cui ho chiesto il prolungamento del Consiglio Comunale – continua Fiorini – c’era l’atto sul nuovo Stadio e clinica, che potrebbe portare sviluppo e occupazione, ma che anche oggi non si discuterà. Quattro ore e mezza, tutta la durata di un consiglio comunale per approvare un regolamento, mentre dobbiamo metterci in testa di parlare di sviluppo economico, occupazione, di azioni concrete per fronteggiare l’emergenza dando risposte ai cittadini, invece tutto questo a voi non interessa”.

Il regolamento della consulta giovanile

Tanto voluta e tanto discussa la consulta giovanile o, per meglio dire, il suo regolamento, è stato terreno fertile per battaglie politiche, incomprensioni e fraintendimenti.  

Gentiletti soddisfatto

“È stato difficile – racconta Gentiletti a TO – ma nonostante tutto ci riteniamo soddisfatti. Siamo riusciti a fare approvare quattro emendamenti, di cui due molto importanti: uno riguardo la presenza nella commissione di consulta di un’esponente di maggioranza e uno di minoranza, l’altro riguardo la presenza in consulta di due rappresentanti universitari già eletti nel polo di Terni e non di Perugia”.

Sindaco anche presidente di Commissione

Unico neo, secondo l’opposizione, la figura del sindaco come presidente di commissione. Si è molto discusso su questo punto, ma la maggioranza a votato a sfavore la proposta di creare una figura ad hoc per ricoprire il ruolo.

Primo punto concluso

Gentiletti, che per l’intera durata della seduta ha esposto ogni emendamento proposto dall’opposizione spiegandone contenuto e motivazioni, ha infine proposto la seduta fosse prolungata almeno fino al termine del primo punto e ha concluso “Risultato nonostante tutto positivo”.

Filipponi: “un solo punto approvato in un’intera seduta di consiglio”

Anche Francesco Filipponi ha espresso rammarico per il tempo, se non proprio sprecato, sicruamente mal gestito. “In un intero pomeriggio di consiglio comunale siamo riusciti ad approvare un solo punto relativo al regolamento per la consulta dei giovani. Avremmo dovuto parlare di tanto altro. Lo abbiamo chiesto più volte durante la seduta alla quale il Sindaco che dovrebbe essere il Presidente della consulta non ha preso parte. Sull’unico approvato anche con il nostro voto favorevole, abbiamo inteso dare un contributo con la presentazione di emendamenti migliorativi in parte accolti per far funzionare al meglio uno strumento, il quale può essere utile per ragazzi e ragazze. Ringrazio l’azione cattolica giovani, i giovani democratici, l’unione degli studenti e Terni Valley per il confronto avuto sui nostri emendamenti”.

Ancora irrisolta la questione Stadio, i tifosi attendono

Tra gli argomenti rimasti inascoltati c’è la questione Stadio e clinica. Com’è noto Bandecchi si è dichiarato disposto a procede con il progetto dello stadio solo e soltanto a patto che sia possibile portare avanti anche quello della clinica.  Ieri si sarebbe dovuto discutere proprio di questo, soprattutto per via degli interessi politici ed economici in gioco non indifferenti, ma anche questo punto, come altri è stato rinviato.

Si è espresso amareggiato per l’accaduto anche il consigliere Gentiletti

“Oggi il Consiglio comunale ha dato l’ennesimo schiaffo in faccia ai tifosi e alla città. Respinta per l’ennesima volta la proposta di discutere subito del progetto dello Stadio che tutte le opposizioni hanno sostenuto, dopo aver ritirato molti emendamenti e far andare veloce il Consiglio. La maggioranza si nasconde e non vuole prendere posizione su un tema così importante per tutti i cittadini di Terni. Non ci dice come la pensa”.

Si tratta di un argomento tanto sentito quanto complesso. Per provvedere con la Clinica infatti Perugia dovrebbe essere disposta a cedere 100 posti letto convenzionati.

La clinica

“Ci sono interessi molto grandi – ha spiegato Gentiletti a TO – si parla di 600 euro di rimborso al giorno a posto letto. 60.000 euro totali al giorno. Cifre non indifferenti. Il sindaco non si espone, non rivendica la distribuzione dei posti. Non vuole entrare nella questione clinica”- ha concluso.

di Alessia Marchetti