Sono 89 le persone che beneficiano dei progetto Sprar (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) nel comune di Terni per un finanziamento da 5 milioni di euro (partecipato dallo stesso Comune) dal Ministero dell’Interno. Sono invece 3 le categorie di persone che vengono accolte: 70 tra i cosiddétti ‘ordinari’ (migranti e richiedenti asilo in genere), 14 i minori non accompagnati, 5 le persone con disagi mentali, per i quali il Comune impegna rispettivamente 150mila euro, 62mila euro e 35mila euro.
Su questi numeri è intervenuto l’assessore ai Servizi Sociali, Marco Celestino Cecconi che, nell’ambito di una conferenza stampa tenuta questa mattina a Palazzo Spada, ha illustrato le nuove politiche della giunta Latini su migranti e progetti Sprar.
In particolare, secondo quanto riferito dell’assessore, verranno tagliati i fondi destinati alle 5 unità con disagio mentale; in realtà, attualmente, c’è solo una persona che beneficia di questo contributo, visto che 3 sono state recuperate e una non si avvale più del servizio. Ci sono poi dei problemi tecnici relativi alla formazione del personale che dovrebbe essere altamente qualificato per sostenere un progetto simile e, attualmente, il Comune non dispone dei profili richiesti.
Per il Comune ci sarà un risparmio di 35mila euro e di risorse umane che verranno destinate ad attività di sostegno “soprattutto nei confronti di cittadini italiani” – sottolinea Cecconi.
Non solo. Proprio nella mattinata di oggi l’assessorato ha comunicato alle imprese e alle cooperative che si occupano del settore accoglienza la decisione di coinvolgere le persone ospitate nelle loro attività in servizi utili alla comunità.
“Abbiamo proposto di firmare un patto di partecipazione alle imprese e alle cooperative – spiega Cecconi – per impiegare gli ospiti di queste strutture in forma diretta negli orti urbani e per rimuovere le scritte che vengono fatte sui muri e sui monumenti della città. In questo modo contribuiremo a dare più dignità a queste persona che potranno guadagnarsi un minimo di sostentamento e a rendersi utili per la città”.