Assenza di chiare politiche di organizzazione e gestione del lavoro dei dipendenti, gli attacchi che, secondo i sindacati, l’attuale amministrazione starebbe portando contro i lavoratori sui piani della dignità e delle retribuzioni; sono questi i motivi per i quali l’assemblea delle Rsu dei lavoratori del comune di Terni ha votato a favore dello stato di agitazione del personale e il blocco delle attività straordinarie, con l’avvio delle procedure previste dalla legge.
L’assemblea ha deciso questa mattina per la mobilitazione, unico strumento individuato per fronteggiare lo scontro con l’attuale governo della città che, sempre secondo i sindacati, non sarebbe in grado di “valorizzare il lavoro per criteri merictocratici”.
“L’assemblea generale dei lavoratori del Comune di Terni, riunitasi il 5 dicembre 2018, respinge con forza i continui ed immotivati attacchi da parte dell’amministrazione comunale – si legge in una nota della Uil – e denuncia la mancanza di una politica in grado di migliorare i servizi e valorizzare il personale secondo criteri meritocratici.
Contesta l’arroganza dell’Amministrazione che procede in modo unilaterale con atti demagogici e che non intrattiene corrette relazioni sindacali.
L’assemblea dichiara la mobilitazione del personale dando vita ad iniziativa di lotta, ivi compreso il blocco del lavoro straordinario e lo scrupoloso adempiere ai soli doveri contrattuali e decide di far direttamente sentire la propria voce in concomitanza con la seduta del Consiglio Comunale”.