Lu. Bi.
Lo scorso 14 marzo a Terni è stata inaugurata Via Vittime Delle Foibe, un'iniziativa promossa da Casapound e appoggiata dall'amministrazione comunale. Il progetto di trasformare un angolo di città in luogo di memoria per i caduti della guerra civile continuerà con la costruzione di un monumento intitolato sempre “ai martiri delle foibe” nei pressi dei giardini pubblici che costeggiano la via.
Alla cerimonia di inaugurazione era presente, almeno a quanto riferito da una nota della Rat (rete antifascista ternana, a firma congiunta con altre organizzazioni *), una delegazione dell'Anpi (associazione nazionale antifascisti italiani), circostanza che ha suscitato l'ira e lo sdegno di molti.
“Ben altri problemi nascono quando l’A.N.P.I. di Terni, l’associazione che dovrebbe rappresentare i partigiani, quelli che combatterono con le armi il fascismo, ma che nella nostra città sembra essere la cinghia di trasmissione delle decisioni istituzionali e del monopolio del PD in particolare, più che affermare i valori della resistenza e la lotta contro il nazifascismo apre a bieche operazioni di revisionismo storico di matrice nazionalista e fascista” – così la nota inizia con un duro attacco all'Anpi di Terni, colpevole, secondo le organizzazioni firmatarie della nota, di non tutelare e rappresentare i valori della Resistenza. L'associazione dei partigiani sarebbe colpevole di favorire le azioni e le iniziative di associazioni neofasciste come quella di Casapound, leggiamo ancora: “Un’associazione di Partigiani dovrebbe avere la capacità di approfondire la questione foibe, allo scopo di rendere giustizia alle vittime e di mettere di fronte alle proprie responsabilità chi ha occupato i Balcani e costretto il popolo italiano a vivere la parentesi più tragica della sua storia. Condividere un’inaugurazione del genere con un’associazione neofascista quale Casapound significa legittimare la loro azione, mettere allo stesso livello i milioni di vittime dei campi di sterminio nazisti e fascisti con alcuni episodi che hanno caratterizzato la nostra guerra civile”.
“L’ANPI ternana – continua la nota – al contrario da quella regionale o nazionale, dovrebbe ricordare, contro ogni tentativo di impossibile riconciliazione della memoria storica-funzionale alla legittimazione della barbarie fascista – chi erano gli aggressori e chi gli aggrediti, non dovrebbe presenziare squallide operazioni qualunquiste e di falsificazione della storia, comportandosi di fatto da cavallo di Troia per gli squadristi del duemila”.
Il duro attacco all'Anpi si conclude con una clamorosa richiesta di dimissioni dei vertici dell'associazione: “Riteniamo necessario che l'ANPI si assuma le proprie responsabilità politiche e per ciò chiediamo le immediate dimissioni dei vertici della sezione provinciale”.
* RAT- Rete Antifascista Ternana: Associazione “Buaba”, Associazione “Interni Stranieri”, Associazione “Plaza de Mayo”, Associazione “primidellastrada”, Blob Lgc.-Laboratorio comunicazione, circolo de “Il manifesto” Terni, CSA “Germinal Cimarelli”, COBAS comitati di base della scuola TR, Comitato antifascista cittadino di Orvieto, Confederazione COBAS Provinciale, Curva Est, Giovani Comunisti, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito della Rifondazione Comunista, U.S.B. vigili del fuoco Umbria, U.S.P.K
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