Obiettivo raggiunto, la giunta Di Girolamo ha ottenuto il rinvio della decisione della decisione delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti sul ricorso presentato dal comune di Terni contro la ‘bocciatura’ del piano di riequilibrio finanziario dell’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi.
Come anticipato da TO, La fitta rete di mediazione messa in campo da alcuni esponenti della giunta (che in più di una circostanza si sarebbero anche recati a Roma per cercare soluzioni), ha permesso di arrivare così a una sospensiva che consentirà all’esecutivo di prendere tempo per imbastire nuova documentazione da integrare a quella già fornita.
L’iter burocratico, in tale caso, prevede che tutta la documentazione segua gli stessi passaggi della prima formulazione del piano, vale a dire Ministero dell’Interno e Corte dei Conti regionale. I tempi della burocrazia son ben noti a tutti e, verosimilmente, il sindaco e la giunta si troverebbero così nelle condizioni di portare a termine il proprio mandato, con scadenza nella prima metà del 2019. I conti sono presto fatti; anche se ancora non si conosce la data del rinvio, certamente si andrà nel 2018. Tutto l’anno servirà per rimettere in moto l’iter burocratico della documentazione ed ecco primavera 2019 col fine mandato, circostanza che permetterebbe al sindaco Di Girolamo di evitare le dimissioni, promesse solennemente “Dopo aver risolto la questione di dissesto finanziario dell’Ente”.
“Scandaloso utilizzare risorse dei cittadini per fare di tutto per conseguire l’unico risultato che a questa giunta interessa, quello di impedire che si torni alle elezioni anticipatamente insieme alle prossime politiche nel marzo 2018 – così Enrico Melasecche (ILT) commenta il rinvio – Prosegue quindi l’accanimento terapeutico del sindaco nei confronti della città. Intanto lui continua a fare le nomine, a fare bandi per vendere le farmacie pubbliche nonostante il ricorso al Tar pendente, ha tentato anche il colpo di mano nel vendere il 50% di Umbria Energy, bocciato sonoramente dal consiglio comunale. Potere per il potere, mentre Terni affonda”.
Dopodomani, venerdì 24 novembre, è previsto un infuocato consiglio comunale straordinario, chiesto da 8 consiglieri della minoranza proprio sulla questione dissesto. Sarà quella l’occasione per conoscere ulteriori dettagli sulla decisione del rinvio delle Sezioni Riunite e quali siano ora le intenzioni della giunta.
Laconico il commento di Federico Pasculli del M5S: “Vogliono tenere la città sino al 2019. Anche senza un vero governo, anche senza risorse, anche senza un vero progetto di rilancio, solo per restare seduti li, magari rimpasto di giunta annesso, per far contenti quelli che hanno cliccato sempre il tasto giusto(per loro). Intanto il silenzio circonda la città, come le serrande che si abbassano e cessano il loro rumore. Una quiete da film horror assecondata da chi non molla la poltrona mai, perchè l’importante è rimanere in sella anche se il cavallo è stramazzato. Chissà se almeno i Ternani faranno tesoro di tutto questo quando sarà il momento?”.