Luca Biribanti
Fratture alla testa e al volto dopo una brutale aggressione per questioni banali, legate, forse a un sorpasso azzardato. Così un 29enne ternano è finito in ospedale in gravi condizioni, dopo essere stato preso a bastonate in zona San Carlo.
Il diverbio tra i due automobilisti era nato lungo la direttrice Viterbo-Terni: avevano iniziato a insultarsi a distanza, ma il cittadino cubano di 39 anni ha preso la cosa come una questione d'onore. All'uscita Terni Est ha bloccato con la sua auto la rampa di immissione verso San Carlo, è sceso e ha iniziato a prendersela con calci e pugni con l'auto del 29enne ternano. Finito lo sfogo con l'auto, il 39enne è tornato verso la sua auto per prendere dal bagagliaio un bastone con il quale si è diretto minaccioso verso il ragazzo. Il malcapitato, capendo le cattive intenzioni dell'aggressore, ha cercato di darsi la fuga a piedi, ma è stato raggiunto e colpito più volte alla testa. Attualmente è ricoverato in prognosi riservata al “Santa Maria” di Terni per lesioni e fratture multiple.
La furia del cittadino cubano è scemata soltanto quando alcuni passanti, tra cui un ex poliziotto, hanno iniziato a convergere sul luogo del massacro, mettendo in fuga l'aggressore. Grazie a un preciso identikit dell'uomo, agli scatti di alcune fotografie fatte con smartphone e al numero di targa, per gli agenti non è stato difficile risalire al colpevole. Gli uomini del Dottor Taschetti si sono diretti verso l'abitazione del cubano, trovando parcheggiata la sua auto con il motore ancora caldo e hanno convinto il 39enne a consegnarsi senza opporre resistenza.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Barbara Mazzullo, hanno permesso di accertare che non era la prima volta che l'uomo si rendeva protagonista in situazioni violente e in aggressioni. Conosciuto come buttafuori delle discoteche della zona, già l'anno scorso era finito nei guai per vicende simili. Per lui si potrebbe profilare un'accusa di tentato omicidio.
Il dirigente della Volante, Giuseppe Taschetti, ha voluto ribadire l'efficacia della sicurezza partecipata, cioè quella in cui i cittadini collaborano attivamente con le forze dell'ordine per rendere sicura la città. Grazie alle foto, all'identikit e alla targa presa dai testimoni gli agenti sono riusciti in poco tempo ad arrestare il colpevole.
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