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Terni, Franco Todini de “Il Cammello” scrive a Di Girolamo “Si fermi per il bene della città”

Franco Todini

Egregio signor Sindaco,

Le scrivo questa lettera aperta a seguito di notizie stampa che annunciano una enorme quantità di atti amministrativi che la Giunta Comunale, da Lei presieduta ha, sta o intende deliberare in questi giorni.

Oltre ad essere un’attività amministrativa non in linea con le regole della corretta amministrazione, in quanto, di norma, non possono essere assunti impegni da parte dei decisori politici che vadano oltre il proprio mandato, la medesima potrebbe condizionare il futuro della città e impedire a qualsiasi Giunta dovesse sostituire la Sua, di portare avanti un programma alternativo.

Gli impegni che ogni Sindaco prende con i suoi elettori in campagna elettorale, dovrebbero essere trasformati in atti amministrativi nei primi mesi del suo mandato per avere il tempo di realizzarli e non alla fine e in fretta, senza confronto con la città e, spesso, in contrasto con quanto auspicato dai cittadini e dalle loro libere associazioni.

Nella Sua esperienza amministrativa anche Lei ha dovuto fare i conti con le decisioni “LAST MINUTE” ma non “LOW COST” prese dal Suo predecessore, che sono risultate disastrose per la città e che Lei non ha potuto annullare o contrastare efficacemente.

La prego, non faccia lo stesso errore. Si fermi e si concentri sul Suo programma elettorale. Gli atti che intende approvare in questi ultimi giorni del Suo mandato, se sarà confermato Sindaco, potrà deliberarli immediatamente dopo il Suo insediamento.

Lasci la possibilità ai Suoi concittadini di scegliere da chi farsi guidare efficacemente e liberamente nei prossimi anni e consenta a tutti coloro che, come me,
si candidano ad occupare il Suo posto, di poter fare una campagna elettorale pensando ad un futuro possibile per questa città e non una battaglia per contrastare azioni amministrative affrettate, discutibili, non partecipate e non condivise dalla maggior parte dei cittadini.

Non ci metta nelle condizioni di chi, se raccoglierà il consenso dei cittadini, dovrà poi muoversi in un territorio costellato da mine lasciate da chi l’ha preceduto, come farebbe un esercito in fuga.

Nella speranza che raccolga questo appello per il bene della città,

Cordiali saluti