Forza Italia chiede la testa del sindaco Di Girolamo. Lo fa non individuando nel primo cittadino un colpevole ma una vittima, o meglio, l’ostaggio di una Giunta divisa da diverse correnti all’interno dello stesso partito. Questa mattina, in una conferenza stampa presso la residenza municipale, i vertici di Fi hanno chiesto al sindaco di fare un passo indietro per il bene della città descrivendo una Terni che sta inesorabilmente andando alla deriva.
“I fatti drammatici di questi giorni – ha esordito Sergio Bruschini, coordinatore provinciale di Fi – evidenziano come le città abbiano bisogno di una guida forte. Nel nostro territorio invece i problemi all’interno del Pd stanno mettendo in ginocchio la città. Basti pensare a Terni-città universitaria, al teatrino delle nomine della Fondazione Carit, ai problemi di gestione dell’Asl, alla privatizzazione dell’Asm, alla gestione dei rifiuti e per finire alla questione del Briccialdi“.
“Forza Italia – ha proseguito Francesco Maria Ferranti Capogruppo di Fi in Consiglio Comunale – non è disposta a mediare con questa classe dirigente, non si può più andare avanti così. È una Giunta alla deriva che naviga a vista senza nessuna logica. Pensiamo al caso Briccialdi. Hanno tolto i finanziamenti, 100mila euro, per destinarli alla viabilità. Si tratta esclusivamente di una provocazione e della volontà di buttare nel cestino tutti gli sforzi e gli investimenti fatti su quella che rappresenta un’eccellenza per la città di Terni. Con 100mila euro poi non si riesce a riasfaltare neanche una via, è una decisione senza senso”.
“Per non parlare poi del nuovo sistema di raccolta differenziata – ha proseguito Ferranti – si è voluto partire con un sistema che penalizza gli abitanti dei condomini del centro storico che non hanno un cortile esterno costretti, con queste temperature, a tenere i rifiuti ammassati dentro l’androne. Lunedì durante la terza commissione chiederemo che vengano adottate misure personalizzate a seconda delle esigenze dei cittadini che non possono essere il capro espiatorio di ogni decisione”.
“Il sindaco – ha detto senza mezze misure Raffaele Nevi, presidente in Consiglio Regionale di Fi – è l’ostaggio di bande contrapposte all’interno del Pd. Recentemente con il caso Briccialdi, fatto mai successo, è stato messo in minoranza dalla sua stessa Giunta. Si deve dimettere e compiere un atto rispettoso verso Terni, non è in grado di amministrare una città in cui tutto crolla e che vede le aziende fallire perché proprio l’Amministrazione non paga i propri debiti.
Non ha alzato un dito nemmeno contro l’azzeramento dell’Arpa, uno strumento di garanzia fondamentale per una città come Terni”.
Per Fi l’unica strada percorribile per cambiare rotta sono le dimissioni del primo cittadino alle quali dovrà seguire un breve periodo di commissariamento e poi la parola dovrà passare nuovamente agli elettori.
“La statua della zuccona abbandonata a sé stessa – ha aggiunto Luca Proietti Vicecoordinatore comunale giovani Fi – , la biblioteca comunale senza aria condizionata, la chiusura del teatro Verdi e adesso il Briccialdi. Credo che possiamo parlare di un fallimento su tutta la linea per una città che aveva la presunzione fino poco tempo fa di diventare Capitale italiana della cultura”.