Luca Biribanti
Habemus fontanam: questa mattina, nella sala conferenze della fondazione Carit è stato presentato il progetto di recupero del momunemto simbolo di Terni che avrá nuova vita grazie all'impegno di più forze cittadine: ast, fondazione carit, tubificio, asm e ovviamente il comune di Terni. Al tavolo dei lavori erano presenti Mario Fornaci, presidente dell'associazione, Di Girolamo, sindaco di Terni, Carlo Ottone, presidente Asm, ing. De Florio per l'Ast e l'assessore ai lavori pubblici Silvano Ricci.
I lavori avranno un costo di circa 600mila euro, e sono stati possibili grazie alla sinergia tra enti pubblici e soggetti privati. se il comune infatti contribuirà con 200mila euro, la fondazione Carit fornirà ben 240mila euro, l'Asm circa 85mila euro e l'Ast circa 88mila euro. “In un momento in cui le finanze pubbliche non sono in grado di far fronte alle esigenze delle città, soggetti come Ast, Asm e fondazione sono fondamentali” – ha detto il primo cittadino ternano.
È stato MarioFornaci a dare la lieta novella: “Con orgoglio annuncio ai cittadini di Terni che avverrà la ristrutturazione dopo il degrado a cui purtroppo siamo stati abituati negli ultimi tempi. Il dottor Quadraccia ha seguito i lavori e per questo lo ringrazio. Spero come cittadino ternano che la piazza possa avere nuova vita. La fontana è il nostro simbolo e spero che ci serva come stimolo per riprendere entusiasmo visto che siamo una città depressa. I privati insieme alle istituzioni si sono impegnati per la città. Speriamo che entro maggio dell'anno prossimo si possa riavere il monumento”.
Ad illustrare il piano dei lavori è stato l'assessore ai lavori pubblici, Silvano Ricci: “Abbiamo proceduto per gradi: il primo step è stato quello di conoscere la struttura della fontana con una diagnostica di ricognizione per trovare la soluzione più idonea all'inserimento del pennone, faccenda molto complicata. Fatte le prove, passeremo alla seconda fase. A luglio faremo l'inserimento.della struttura uscita dal tubificio. Nella seconda fase cominceremo il recupero delle pompe antiche che verranno salvate ed esposte come patrimonio della città. Poi ci occuperemo della parte idraulica ed elettrica. La fase finale vedrà il restauro della fontana nel suo complesso e dei mosaici. Il tutto grazie alla sinergia delle varie forze che hanno dato il proprio contributo”.
Una di queste è stata proprio l'Asm, rappresentata da Carlo Ottone: “Da ternani era inevitabile partecipare e Asm non poteva tirarsi indietro. Piazza dell'Olmo, lo stadio “Liberati”, stazione, stiamo cercando di inserirci nel tessuto della città. Vogliamo rimettere in piedi in tempi veloci il simbolo della città, non vogliamo piegarci a quello che succede intorno.
Ci occuperemo del funzionamento idraulico ed elettrico in funzione dell'efficienza energetica. Il cda è entusiasta del progetto e nel promuovere l'abbraccio coi cittadini”.
L'ingegner De Florio ha illustrato le caratteristiche tecniche della nuova struttura, che dovrebbe essere gioiello dell'avanguardia tecnologica: “Non poteva mancare la presenza dell'Ast in questo progetto di recupero per il legame forte tra la città e lo stabilimento. L'ad Pucci vuole implementare la presenza dell'acciaio in cittá.
Il pennone è di difficile installazione, e abbiamo scelto di non stravolgere il progetto originario, ma abbiamo aggiunto la tecnologia. Prima di tutto la scelta di un acciaio 316, caratterizzato da alta resistenza ad agenti atmosferici, garantirà lunga vita al mounumento. Sarà una struttura di 4 pezzi di 12 mm. di spessore con all'interno una corda di sicurezza per la totale sicurezza. Il rivestimento esterno sarà di acciaio inox di 10 camicie con saldatura a tungsteno, il massimo della qualità”.
Il progetto non poteva non incontrare l'entusiasmo del sindaco Di Girolamo: “Esempio di collaborazione con la più grande industria e la più grande azienda pubblica del territorio, il meglio del pubblico e meglio del privato. Vogliamo dare una quarta vita alla fontana dopo la sua nascita negli anni '30 su progetto di Ridolfi, la rinascita con la ricostruzione dopo il bombardamento della guerra. La terza fase è quella del restuaro del 95/96 che recuperò parte dei mosaici e quella idraulica, intervento durato 15 anni, ma la scarsa manutenzione ha determinato la corrosione del pennone e delle altre parti. Grazie alla qualitá dei materiali scelti pennone e mosaici non avranno più di questi problemi. Verrà installato un sistema d'illuminazione a led che di notte circonderà la fontana con un fascio luminoso”.
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