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Terni, fontana di Piazza Tacito all'asciutto e senza pennone – Udc: “Una fine ingloriosa”

Michele Rossi (*)

Mentre giunge la notizia (dopo quasi due anni!) che completati i lavori all'impianto elettrico, la Cascata delle Marmore in occasione del prossimo San Valentino ritroverà la sua illuminazione, particolare ed artistica secondo quanto dichiarato dall'Amministrazione comunale e permetterà di far apprezzare anche in notturna quello che è il nostro bene più prezioso, un altro importante monumento cittadino rimane addirittura senza corrente …e cosi si spegne definitivamente subendo quello che può considerarsi il colpo di grazia alla sua lenta e lunga agonia.
Si tratta della amata fontana di Piazza Tacito, simbolo della città.
Per anni nonostante sia stata mutilata del suo pennone, ridotta a vero e proprio cestino a cielo aperto, abbia perso definitivamente i suoi preziosi e artistici mosaici e più in generale abbia subito l'abbandono e il menefreghismo amministrativo non si era mai fermata; nonostante tutto il degrado che la colpiva aveva continuato a funzionare, a gettare acqua quasi ininterrottamente …quasi a testimonianza dell'esistenza di quel minimo di forza e funzione che poteva mantenerla ancora in vita.
Ha resistito strenuamente per mesi fino a questo duro colpo di grazia; da quasi due settimane è completamente spenta.
La causa, così come mi è stato riferito dagli uffici comunali competenti, è da ricercare nella probabile interruzione del cavo elettrico che porta corrente dalla cabina, posta sotto l'ex palazzo della banca d'Italia, all'impianto elettrico della fontana; un bel problema visto che ora bisognerà individuare il punto esatto dove questo è stato tranciato probabilmente ad opera dei ratti.

Questa la fine ingloriosa di una fontana il cui valore non solo artistico ma sopratutto affettivo è incalcolabile.
Si spegne così la fontana ma non l'attenzione dei nostri concittadini… basta infatti postare su facebook una foto dello stato attuale per ricevere l'ennesima valanga di messaggi e testimonianze di indignazione.

Sono ormai anni che mi batto per la riqualificazione dell'opera, denunciando puntualmente l'avanzare inarrestabile del degrado e dell'abbandono.
Eppure ogni anno ritrovo nel bilancio le risorse economiche necessarie, si tratta però di risorse aleatorie perché frutto dell'auspicabile conclusione positiva per il Comune di Terni del lungo contenzioso ancora in atto e arrivato addirittura al T.A.R.; quello con i proprietari dei parcheggi sottostanti che, da quanto mi è dato sapere, viene portato avanti caparbiamente dall'Amministrazione che lo preferisce ad un accordo transattivo che potrebbe far entrare nelle casse comunali subito utili risorse; contemporaneamente l'amministrazione respinge anche la possibilità che alcune delle opere della fontana vengano realizzate dai privati a sanatoria della causa.
Di tempo ne è passato fin troppo, intanto l'abbiamo persa.

(*) Responsabile Provinciale Coesione e Sviluppo UDC TERNI