“Tre omicidi in quattro mesi, di immigrazione si muore”: questo il testo dello striscione srotolato oggi davanti alla sede della Prefettura di Terni da un centinaio di militanti di Sovranità che indossavano delle maschere tricolori a simboleggiare i fantasmi delle persone uccise da questa immigrazione clandestina.
Davanti all’ingresso dello stabile ha preso quindi la parola Simone Di Stefano, candidato alla presidenza della Regione Umbria per la lista di Sovranità, che ha evidenziato l’ormai cronica mancanza di sicurezza a Terni e nel resto della regione. Piergiorgio Bonomi, candidato ternano di Sovranità, ha inoltre evidenziato come la situazione possa diventare esplosiva dopo il recente arrivo di altri 200 immigrati africani.
Il flash mob fa riferimento ai recenti casi di cronaca che hanno insanguinato la città, tutti aventi come minimo comune denominatore la presenza di delinquenza immigrata: prima l’omicidio a gennaio di un’anziana al termine di un furto in casa finito male, poi l’assurda morte del 27enne sgozzato da un marocchino la sera del 12 marzo, infine l’anziano signore trovato morto pochi giorni fa a seguito di una rapina subita nella sua casa nel quartiere di Gabelletta.