Maglia rossa e libro in mano. È così che studenti, professori, personale ATA e semplici cittadini hanno scelto di manifestare la loro contrarietà alla “Buona Scuola” targata Matteo Renzi.
L’iniziativa, a cui ha aderito anche la Flc Cgil di Terni ha preso avvio alle ore 19.00 a piazza della Repubblica dove, come da programma, i partecipanti, contraddistinti dal colore rosso dei propri abiti e dai libri portati sottobraccio si sono radunati, per poi muoversi insieme in direzione largo Villa Glori.
Qui, si sono disposti in modo tale da formare un’ellisse, hanno aperto i loro testi e hanno iniziato a leggere simultaneamente, a voce sempre più alta, mentre gruppetti di curiosi si radunavano per assistere alla scena.
Un suggestivo coro di voci e parole diverse, compatto però nell’opposizione “contro Renzi per una vera buona scuola”, come scritto nei cartelli disposti attorno ai manifestanti.
Dopo alcuni minuti la lettura simultanea si è fermata, ognuno ha chiuso e stretto al petto il proprio libro, osservando alcuni minuti di silenzio. Alle ore 20.00 le file di lettori in rosso si sono sciolte. Un colore, il rosso, che i manifestanti hanno scelto per esprimere da una parte l’amore per i propri ragazzi e la passione per il proprio lavoro e dall’altra la rabbia contro quella che definiscono una “scellerata riforma”. Il ruolo del cosiddetto “preside monarca”e le detrazioni fiscali per chi iscrive i figli alle scuole private sono tra i punti più invisi a coloro che hanno preso parte alla protesta di oggi. Un’iniziativa, quella di oggi, che aldilà dell’efficacia sul piano materiale, ha avuto il merito di ricordare che il dissenso può passare anche attraverso i canali pacifici della cultura.