La Fiom Cgil di Terni e Perugia ha presentato questa mattina nella città dell’acciaio la piattaforma con la quale si presenterà all’appuntamento con Federmeccanica per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Un momento delicato e importante che solo in Umbria riguarda 15mila lavoratori. Un percorso lungo e forse tortuoso nel quale la Fiom Cgil si è incamminata da sola viste la diversità di vedute con le altre sigle sindacali.
Secondo i dati presentati dalla Fiom, negli ultimi 6 anni, ossia dall’inizio della crisi, la produzione si è ridotta del 30%. La contrazione ha prodotto un conseguente calo occupazionale del 25%, 230 mila posti di lavoro in meno, 400mila se si aggiungono quelli in cassa integrazione. A questi numeri va aggiunto il calo degli investimenti, prossimo allo zero in quasi tutte le aziende. L’unico segno più si registra nella produttività e nel valore aggiunto per ora lavorativa.
Per la Fiom il margine operativo lordo è tornato a essere quello del 2008/2009 con la differenza che adesso il numero degli occupati si è drasticamente ridotto così come quello degli investimenti.
“I metalmeccanici – spiegano Claudio Cipolla, segretario generale della Fiom Cgil di Terni e Maurizio Maurizi, segretario generale della Fiom di Perugia – hanno i salari i più bassi rispetto alle altre categorie dei lavoratori e il confronto è ancora più netto se si analizzano gli stipendi dei loro colleghi francesi o tedeschi. Il potere d’acquisto dei lavoratori metalmeccanici è ormai notevolmente ridimensionato”.
Alla luce di queste premesse la Fiom si prepara a presentare una piattaforma di richieste, condivisa con i lavoratori, “sostenibile”.
Tra i punti più importanti della nuova piattaforma spicca la richiesta di un reale potere di negoziazione sulle vicende che riguardano direttamente le Rsu; un orario di lavoro che favorisca di più l’occupazione e scoraggi chi ricorre all’uso indiscriminato degli straordinari; un aumento della retribuzione lorda pari al 3%:
“Un operaio di quinto livello – spiegano dalla Fiom – percepisce una retribuzione mensile lorda di 1774 euro. Con il nuovo contratto avrà un aumento di 52 euro al mese”.
La partita si aprirà ufficialmente il 5 novembre, data fissata per il primo confronto tra Federmeccanica e le controparti sindacali e anche l’Umbria sarà presente a quel tavolo, con il segretario generale della Fiom di Terni, Claudio Cipolla, e il coordinatore Fiom della Rsu di Tk Ast, Stefano Garzuglia.