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Terni, fallimento Sangemini / Domani il giorno della verità / Proroga o fallimento

Mancano ormai poche ore al verdetto del giudice sul possibile fallimento dell'azienda Sangemini. Domani si saprà se il tribunale concederà un ulteriore proroga al vertice aziendale per avere più tempo a disposizione per trovare un soggetto finanziariamente e industrialmente credibile, che possa risollevare le sorti dei 136 posti di lavoro minacciati dal fallimento. Questa mattina i lavoratori della Sangemini si sono recati davanti ai cancelli dell'Ast, altra realtà che a Terni non sta vivendo un buon momento, per un volantinaggio per cercare solidarietà tra gli operai. “Chiediamo a tutti di sostenere la nostra causa – si legge nel volantino firmato congiuntamente da rsu e Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil -, un intero territorio potrebbe essere distrutto se entro domani non arriveranno le risposte che aspettiamo”.
Sempre dai sindacati arriva la notizia che ci sarebbero diversi gruppi industriali interessati a rilevare la Sangemini, e per questo ottenere la proroga è questione di vita o di morte per i lavoratori.
In una nota la Cgil, rappresentata da Attilio Romanelli e Sara Palazzola, scrive “bisogna creare le condizioni per l'ingresso di un nuovo soggetto industriale, visto che esistono concreti interessamenti da parte di gruppi industriali”. A dirlo sono la Flai Cgil dell''Umbria. Riteniamo fondamentale – continua la nota – un pronunciamento positivo del tribunale sulla proroga. “
“Flai e Cgil richiamano quindi l'attuale proprietà”alla massima responsabilità, al fine di creare le condizioni necessarie a garantire un futuro a questo fondamentale presidio produttivo per il territorio. L''unità di intenti e di azione dimostrata in queste settimane dai lavoratori, dalle istituzioni e dalle forze sindacali – concludono Palazzoli e Romanelli – deve continuare ad essere il punto di forza nella vertenza, con l''obiettivo comune di scongiurare il fallimento, garantendo l'unitarietà del sito e la continuità produttiva”.