Cronaca

Terni, Esercito in parata per 102° battaglia degli Atlipiani | Presidio “No War, No Nato”

Nella giornata di ieri. il Comandante Logistico dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Luigi Francesco De Leverano, ha presenziato a Piazza della Repubblica a celebrazione del 102° anniversario della Battaglia degli Altipiani e Festa dell’Arma dei Trasporti e Materiali, Arma logistica per eccellenza dell’Esercito.

Una storia lunga più di cento anni quella degli Autieri dell’Esercito, protagonisti del supporto logistico, presenti in tutte le operazioni militari, in Patria e all’estero.

La cerimonia ha avuto luogo alla presenza delle Bandiere di Guerra dell’Arma dei Trasporti e Materiali e dell’11° Reggimento Trasporti “Flaminia”, che nell’occasione è stata decorata con la croce d’argento al valor militare. Presenti anche i Gonfaloni della Regione Umbria, della Città e della Provincia di Terni e dei Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. All’evento  sono intervenuti oltre alle più alte cariche civili, militari e religiose di Terni, il Maggior Generale Gerardo Restaino, Decano dell’Arma TRAMAT e il Maggior Generale Arnaldo Della Sala, Comandante TRAMAT. Presenti, inoltre, tutte le maestranze del Polo di Mantenimento delle Armi Leggere, accompagnate dai propri familiari e alcune classi elementari di istituti scolastici ternani.

Durante il suo intervento, il Comandante Logistico dell’Esercito ha sottolineato l’importanza dell’Arma dei Trasporti e Materiali che assicura il sostegno alle Unità della Forza Armata sul territorio nazionale e nei teatri operativi esteri.

“A nome del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina che mi ha formalmente delegato, e che mi ha fatto giungere un messaggio augurale per l’odierna ricorrenza, e mio personale, rivolgo oggi un sentito ringraziamento agli uomini e alle donne, di ogni ordine e grado, con le mostrine nere e azzurre. Uomini e donne che non sono sotto le luci della ribalta, che non cercano visibilità e onori ma che garantiscono all’intera Forza Armata l’assolvimento al meglio del compito, in Patria e all’Estero”, ha evidenziato il Generale De Leverano.

“Esattamente come fa il Polo di mantenimento delle armi leggere di Terni, ha sottolineato il Comandante Logistico, dove sono presenti eccellenze che costituiscono figure di primissimo piano in campo nazionale. Il personale di questo Polo  già durante gli anni della Grande Guerra (1915-1918) fu chiamato a far fronte alla incessante richiesta di produzione di armamenti imposta dalla prima Guerra Mondiale. Il personale impiegato toccò il picco storico di 7.320 unità e la produzione raggiunse un massimo di 2.500 fucili al giorno. I legami che uniscono Terni alla fabbrica d’armi ed all’acciaieria sono fortissimi perché sono alla base dello sviluppo che determinò la crescita economica e sociale della città e la formazione di un complesso di maestranze tra le più qualificate d’Europa in campo meccanico e siderurgico. oggi la fabbrica  di Terni fa rivivere questi momenti storici, ma anche le moderne attrezzature, agli studenti con visite all’infrastruttura militare come sta accadendo in queste settimane con i giovani che si apprestano a conseguire la maturità”, ha concluso il Generale.

Contestualmente alla cerimonia militare, il Centro sociale Germinal Cimarelli, Confederazione Cobas, USB, Potere al Popolo!, PCI, PRC, PCDL hanno organizzato un presidio di protesta “No war” contro la manifestazione dell’esercito tramite un flashmob. La parata dell’esercito è ritenuta dai manifestanti “un’inutile e preoccupante operazione di esaltazione retorica della guerra, in uno scenario internazionale preoccupante”.

La mobilitazione della Rete ternana contro la guerra di Largo Villa Glori ha fatto appello all’art. 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Un breve comizio, nell’ambito del quale è stato criticato l’utilizzo della basi Nato italiane a l’eventualità di uscire dall’organizzazione internazionale, ha preceduto il flashmob che si è svolto senza problemi di ordine pubblico.