Cronaca

Terni, D’Ubaldi ottimista su riequilibrio finanziario del Comune “Noi virtuosi”

“Anche dalla lettura analitica delle osservazioni emerge in maniera incontrovertibile che Comune di Terni è nelle condizioni di proseguire nella direzione di risanamento intrapreso. Il documento ministeriale dà atto dei traguardi già raggiunti e dei comportamenti virtuosi tenuti anche in questo quadro finanziario difficoltoso che ha radici profonde” – queste le parole dell’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi a commento della relazione inviata al Ministero dell’Interno sul piano di riequilibrio finanziario del Comune di Terni.

Nonostante le numerose criticità riscontrate dai funzionari ministeriali, l’assessore è ottimista e rilancia: “E’ rilevante che il Comune abbia rispettato il patto di stabilità e gli obiettivi di finanza pubblica; che il saldo di parte corrente e quello di parte capitale sono positivi; così come è positivo il risultato della gestione di competenza; le spese per il personale e quelli correnti sono in costante diminuzioni; il rapporto contabile e finanziario con le partecipate – drasticamente diminuite – è intavolato in maniera salda sul riconoscimento delle partite di uscita e di entrata”.

Certo, i punti a favore citati dall’assessore, rispetto a quelli negativi individuati a Roma non sono minimamente paragonabili, e D’Ubaldi conferma di voler andare avanti nella manovra approvata dall’esecutivo, anche se ora, così come scritto nella relazione, la parola passa alla Corte dei Conti dell’Umbria che avrà il compito di recepire le osservazioni indicate dal Ministero dell’Interno. Probabilmente, a noi che non siamo economisti sricto sensu come l’assessore competente, sfuggono i motivi che giustificano l’ottimismo manifestato, ma, a leggere il documento, qualche perplessità rimane, anche se D’Ubaldi aggiunge: “Le osservazioni del Ministero sono in già parte note, connaturate alla manovra stessa”.

D’Ubaldi invita poi a non strumentalizzare politicamente la questione: “L’Amministrazione Comunale sottolinea che le osservazioni del Ministero ripropongono dunque alcuni temi che meritano massima attenzione. E così sarà. La sostanza, al netto delle strumentalizzazioni politiche – conclude Piacenti – è che la manovra ha prospettiva, chiederne ancora una volta l’accantonamento, insistere nella pretesa di dimissione degli organi politici – gli unici che possono tentare di utilizzare percorsi diversi dal fondo di rotazione e dalle sue strigenti condizioni – continua ad essere un atto di irresponsabilità nei confronti dell’Ente, della città e dei suoi cittadini”.