Fiumi di droga in città, ragazzini usati come corrieri per lo spaccio, 7 chili di hashish, 300 gr. di cocaina e 10 mila euro in contanti, 9 misure di custodia cautelare (3 in carcere e 6 ai domiciliari) e 20 denunce; questo il bilancio dell’operazione “Cavallo di Troia” della Polizia di Terni che lo scorso 12 luglio aveva assestato un duro colpo a un sodalizio che gestiva un vero e proprio ‘supermarket’ della droga, destinato soprattutto a luoghi frequentati da giovanissimi, come scuole e discoteche.
Nel pomeriggio di oggi, il gip di Terni, Maurizio Santoloci, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per tutte le 9 persone arrestate (C.C. trasportatore 49enne, un ternano di 26 anni, S.A. 26enne tarantino, G.P napoletano, A.E. romano di 34 anni, G.M di 24 anni e altri due ternani: F.F. di 24 anni e M.F. di 43 anni. Arrestatati anche due cittadini marocchini B.K: di 40 anni e J.K: di 22, tutti plurindagati), misura che comunque non soddisfa il legale difensore di 3 dei fermati, l’avvocato Massimo Proietti: “Questa misura è certamente migliorativa rispetto al carcere – conferma l’avvocato a TO – ma ho già presentato la documentazione al Riesame perché ritengo non ci siano i presupposti per gli arresti dei miei assistiti. La mia richiesta è stata inoltrata subito dopo la prima misura disposta nei confronti dei miei assistiti”.
Gli inquirenti, partendo dall’osservazione di strani movimenti all’interno di un appartamento nella prima periferia della città, erano riusciti a ricostruire un traffico di droga che aveva come principali canali di rifornimento Roma, Napoli e Croazia, con due esponenti di spicco dell’organizzazione che poi avrebbero allestito lo spaccio al dettaglio in città. Si tratterebbe di due uomini di 27 anni, un pugliese e un ternano, che avrebbero poi sfruttato ‘manodopera’ di minori e cittadini stranieri per piazzare la droga che arrivava in dosi massicce con punte di 2 kg. a settimana per quanto riguarda l’hashish.