Luca Biribanti
“Abbiamo sentito un boato tremendo, sembrava fosse scoppiata una bomba, una paura incredibile” – così hanno commentato alcuni residenti di Via della Cooperazione, luogo dove si è verificato l'episodio, il tentativo di vendetta di un uomo impazzito per gelosia. Si tratta di un 34enne di origini abruzzesi, R.F. Le generalità, ma residente a Terni e pregiudicato per reati contro il patrimonio. Da anni l'uomo aveva una relazione con la donna con cui conviveva e dalla quale aveva avuto 2 figli. Quello di questa notte è stato soltanto l'ultimo atto di una serie di minacce e giurate vendette che R.F. aveva rivolto al suo presunto rivale d'amore, un 34enne di Terni; quest'ultimo aveva già presentato nei confronti del suo persecutore 2 querele per stalking, visto che era stato vittima di percosse e minacce. R.F. sospettava che l'uomo avesse una relazione con la sua convivente e ieri sera è scattata la miccia della follia. Senza un apparente episodio scatenante, questa notte, intorno alle 1.00, l'uomo ha preso una tanica di benzina giudando verso un distributore per riempirla. Dopo aver 'fatto il pieno', si è diretto sotto l'abitazione della sua vittima e ha iniziato a cospargere di liquido l'Audi A3, parcheggiata sotto l'edificio dell'uomo, per poi appiccare il fuoco. Subito si è sviluppato un vasto incendio che ha invaso tutta la facciata del palazzo. Nel condominio di Via della Cooperazione si è creato il panico generale, tutti sono scesi dalle proprie abitazioni e si sono riversati in strada, senza riuscire a capire cosa stesse accadendo.
Qualcuno è riuscito a dare l'allarme ai Carabinieri, che proprio in quel momento erano in perlustrazione del quartiere di Borgo Rivo. I militari sono prontamente intervenuti sul posto e costatando la gravità dell'incendio hanno allertato i Vigili del Fuoco per limitare i già pesanti danni subiti dall'edificio. I Carabinieri, collegando il fatto alle denunce fatte qualche giorno prima dalla vittima, hanno subito indirizzato i loro sospetti nei confronti dello stalker. L'immediatezza dell'operazione ha permesso ai militari di rintracciare R.F. a casa della madre, dove si era rifugiato con le scarpe e gli abiti ancora sporchi di benzina. L'uomo non ha opposto resistenza, ma in evidente stato di shock ha confessato ai militari di essere stato l'autore del gesto. Intanto i Vigili del Fuoco erano impegnati nello spegnimento del rogo, che ha richiesto circa 3 ore di lavoro. L'immediato intervento dei militari ha scongiurato danni che avrebbero potuto essere ben più consistenti.
Nella vicenda, fortunatamente, non c'è stato alcun ferito
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