In occasione della donazione di un nuovo mammografo digitale con tomosintesi da parte della Fondazione Carit e della Fondazione Aiutiamoli a vivere Ong – Terni x Terni anch’io, la mattina dell’8 marzo, nella giornata internazionale della donna, prima nell’auditorium della Facoltà di medicina e poi presso l’Azienda ospedaliera Santa Maria d Terni, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha partecipato alla presentazione dei dati di attività 2017 del Centro Salute Donna, dove è stato centralizzato anche il percorso senologico della Breast Unit, e all’inaugurazione del Centro Dialisi, ormai completamente ristrutturato e riorganizzato, ricordando che l’8 marzo si celebra anche la giornata mondiale dei reni, quest’anno dedicata proprio alla salute della donna.
All’evento sono intervenuti oltre alla governatrice dell’Umbria, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Terni Maurizio Dal Maso, i presidenti della Fondazione CARIT, Luigi Carlini, e della Fondazione Aiutiamoli a Vivere – Terni x Terni anch’io, Fabrizio Pacifici, il prefetto di Terni Paolo De Biagi, il presidente dell’ordine dei medici Giuseppe Donzelli e il dottor Alessandro Sanguinetti che ha illustrato i dati di attività 2017 del Centro Salute Donna e Breast Unit. Era presente anche il neo deputato ternano Raffaele Nevi.
Il nuovo mammografo digitale con tomosintesi
La mammografia allo stato attuale è il gold standard nella diagnosi precoce del tumore del seno e rappresenta l’esame di riferimento nei programmi di screening. In particolare, il mammografo 3D con tomosintesi donato dalla Fondazione Carit e dalla Fondazione Aiutiamoli a Vivere Ong. è una tecnologia digitale di ultimissima generazione, la migliore attualmente disponibile sul mercato, che consente di acquisire le immagini da diverse angolature e ricostruirle, tramite un apposito software, per visualizzarle in 3D. Con questa tecnica è infatti possibile studiare la mammella anche nella terza dimensione (la profondità) e individuare lesioni che ora sfuggono alla mammografia digitale tradizionale in particolare in donne più giovani con alta densità mammaria. In altre parole, un miglior risultato diagnostico e una diagnosi sempre più precisa, a parità di dose di radiazioni erogate e addirittura con una lieve riduzione della compressione, che riduce il numero dei falsi positivi e di conseguenza la ripetizione dell’indagine o l’esecuzione di ulteriori approfondimenti diagnostici che possono generare inutilmente ansia nelle donne. Lo strumento è nella fase finale di installazione e sarà operativo entro pochi giorni, appena concluso il collaudo.
Il Centro Salute Donna
Inaugurato sei anni fa, il Centro Salute Donna dell’Azienda ospedaliera di Terni rappresenta un polo multidisciplinare di alto livello tecnologico e professionale, con modalità personalizzate di presa in carico ed accesso unico e semplificato ai percorsi di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie femminili in ambito uro-ginecologico, urologico, endocrino, e naturalmente senologico e di chirurgia plastica e ricostruttiva. Infatti, nell’ambito del Centro Salute Donna è stato istituito il percorso della Breast Unit, che concentra in un’unica sede l’iter di diagnosi e trattamento della donna con tumore al seno, coordinando attività diagnostica e clinica di II e III livello, radiologia interventistica e trattamento chirurgico e plastico-ricostruttivo fino alla riabilitazione psicofunzionale.
I dati del 2017
Tra le numerose prestazioni eseguite nel 2017 al Centro Salute Donna il responsabile, dottor Alessandro Sanguinetti, ha segnalato 3.301 mammografie, 304 ecografie, 669 agobiopsie, e più di 314 mammotome, le visite R.A.O. con esame clinico-strumentale della mammella sono state 1.894, un migliaio di visite senologiche, cui si aggiungono 16 visite e 69 medicazioni di chirurgia plastica, con una casistica operatoria, sempre in riferimento alla Breast Unit, di 290 interventi di cui 203 per carcinoma della mammella (prima diagnosi). Al di fuori del percorso senologico il Centro Salute Donna ha registrato: 728 ecografie tiroidee e 181 visite endocrinologiche di cui 16 chirurgiche, 107 visite neuro radiologiche, 164 visite urologiche, 1047 MOC, 198 visite per disfunzioni del pavimento pelvico, 1086 visite ginecologiche, 2196 e ecografie articolare-muscoloscheletriche e 81 infiltrazioni articolari.
Centro Dialisi ristrutturato e riorganizzato
L’8 marzo si celebra anche la giornata mondiale del rene, che quest’anno è dedicata ai reni e alla salute delle donne, e per l’occasione la presidente Catiuscia Marini ha visitato anche la struttura di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Terni, per inaugurare ufficialmente il Centro Dialisi, che è tornato a pieno regime dopo una importante ristrutturazione che ha comportato, per un investimento di circa 1,8 milioni di euro, una riqualificazione complessiva della struttura e dell’area circostante: dagli spazi agli arredi, dal nuovo impianto di osmosi dell’acqua fino al parcheggio dedicato. Dopo l’arrivo del nuovo direttore, il dottor Riccardo Maria Fagugli, la struttura è stata potenziata e strategicamente riorganizzata. Nella sezione di emodialisi, che ad oggi ha in carico 121 pazienti cronici per 31 postazioni utilizzate in 2 turni giornalieri, è stato chiuso quello notturno perché troppo pesante per i pazienti, ed è stato fatto un grosso investimento organizzativo e culturale per creare una sezione “acuti”, cioè per pazienti con insufficienza renale acuta o pazienti complessi, ricoverati in ospedale, che possono essere trattati anche presso i reparti di degenza grazie ad attrezzature portatili. Nella sezione di dialisi domiciliare attualmente sono 25 coloro che eseguono la dialisi peritoneale ed è stato creato un percorso per eseguire a casa del paziente l’emodialisi. Infatti, in linea con il piano regionale della cronicità, l’indirizzo operativo della Nefrologia di Terni è quello di migliorare l’assistenza domiciliare e la qualità della vita. Ora è in fase di riorganizzazione la sezione di degenza (6 posti letto), ma intanto, aumentando le visite settimanali ambulatoriali, è stata abbattuta la lista di attesa, e sono stati attivati un percorso post-dimissione e un ambulatorio di prevenzione della calcolosi renale.
Marini: “Basta viaggi della speranza”
“Questa giornata dell’8 marzo è dedicata a sensibilizzare su temi di salute che riguardano le donne”. Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. “Il Centro Salute Donna, al cui interno è stato attivato il percorso senologico della Breast unit – ha detto la presidente – rappresenta una modalità di servizio sanitario capace di riorganizzarsi e porsi nell’ottica della vicinanza alla donna per la fase della prevenzione prima e poi per la cura e l’assistenza. Spesso i modelli dei servizi sono pensati più per chi vi opera che per cittadini. La vostra sfida – ha aggiunto la presidente – è stata quella di costruire un modello all’interno del sistema sanitario regionale che ha rotto gli schemi tradizionali, mettendo insieme servizi sanitari flessibili che danno la risposta di salute più giusta alle donne che ne usufruiscono. Nella Breast unit inoltre, c’è una sfida alta per il futuro della sanità non solo umbra, visto che siamo stati chiamati a fare un salto di qualità sulla ricerca, sulle prestazioni e sulla dotazione tecnologica, screening di massa, monitoraggio delle cittadine a rischio”. La presidente Marini ha evidenziato che “ricomporre in un unico luogo le competenze evita, come accadeva in passato, di far compiere alle donne viaggi della speranza alla ricerca dei centri specializzati. La rete creata permette di dare risposte piene e complete per la cura e l’assistenza gestita con sicurezza all’interno del sistema sanitario con servizi dialoganti e integrati il più possibile”.