Dopo 21 giorni al sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo è stata revocata la misura cautelare agli arresti domiciliari; è questa la decisione del Tribunale del Riesame di Perugia, dopo l’udienza di ieri. Il primo cittadino ternano potrà tornare a riprendere l’attività politica e a svolgere il suo mestiere di medico, dopo la sospensione temporanea dall’ordine.
Se le richieste dello studio legale Biancifiori sono state accolte perché non sussiste l’esigenza della misura cautelare (rischio di reiterazione del reato, ndr), respinte invece quelle dell’avvocato Roberto Spoldi per il suo assistito, l’assessore Stefano Bucari, al quale era stata notificata la misura di interdizione ai pubblici uffici; misura che non era stato possibile applicare al sindaco, visto che la carica di primo cittadino è direttamente eletta dal popolo e quindi non revocabile.
“Come era scontato, il tribunale ha liberato dall’arresto il sindaco Leopoldo Di Girolamo. Ora gli auguriamo di cuore – commenta il M5S – che sia il suo partito a liberarlo quanto prima. Va detto che se fosse stato possibile applicare misure intermedie per il sindaco, il suo destino probabilmente sarebbe stato come quello dell’ex assessore Bucari per il quale viene confermata la sospensione. Comunque vada, l’esperienza di questa maggioranza è conclusa. Buona libertà Leopoldo, da un gruppo di nemici leali, perché crediamo sia molto più corretto essere nemici leali, piuttosto che cattivi amici come quelli che incontri tu nel tuo partito”.