Dopo il tragico fatto avvenuto ieri nel carcere di Capanne di Perugia, nella mattinata di oggi si è verificato un altro episodio di violenza nel carcere di Terni. Secondo quanto è stato possibile apprendere, sembra che un cittadino tunisino, armato di una bomboletta spray e un accendino, abbia minacciato di dare fuoco agli agenti perché non avrebbe voluto aspettare il suo turno per il colloquio con il l’ispettore in servizio.
Nell’ambito di una piccola colluttazione avvenuta tra il detenuto e gli agenti intervenuti per riportarlo alla calma, 3 della penitenziaria sono rimasti feriti e per uno di loro si sono rese necessarie le cure del Pronto Soccorso per una brutta botta presa alla caviglia.
“Abbiamo chiesto nuovamente un’ispezione ministeriale per verificare le molte anomalie che si registrano sistematicamente sull’organizzazione del lavoro del personale di polizia penitenziaria, con conseguente inasprimento della tensione nella casa circondariale di strada delle Campore. E’ chiaro – sottolinea Fabrizio Bonino, segretario regionale Sappe – che il carcere di Terni è affidato a dirigenti e funzionari che non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno dell’istituto”.
Sull’episodio è intervenuto anche il segretario generale del Sappe, Donato Capace: “Abbiamo segnalato al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di Roma le disfunzioni e gli inconvenienti che si riflettono sulla sicurezza e sulla operatività della casa circondariale di Terni e del personale di polizia penitenziaria che vi lavora con professionalità, abnegazione e umanità, nonostante una grave carenza di organico ed un’organizzazione del lavoro assolutamente precaria e fatiscente. Tutto questo – conclude Cepece – conferma con chiarezza come la gestione e l’organizzazione siano decisamente deficitarie. Occorre che le autorità ministeriali intervengano con la massima sollecitudine con un’ispezione interna”.