Prosegue la tormentata storia del teatro Verdi di Terni e la I Commissione convocata questa mattina a Palazzo Spada, è stato un ulteriore atto del drammatico iter che dovrebbe portare alla demolizione del teatro, così come anticipato dall’assessore Corradi e il sindaco Di Girolamo.
Dovrebbe, perché sembra che l’assessore Corradi voglia prendere tempo, rimettendo all’ufficio tecnico di progettazione, che dovrà ancora essere bandito, la decisione finale. Corradi ha preso un mese di tempo per avere un quadro più preciso della questione, per poi tornare in consiglio con una ‘soluzione’ plausibile.
Non ci sono poi novità sul quali potrebbero essere i danni che l’impresa giudicata vincitrice dell’appalto potrebbe chiedere al Comune e che l’ex assessore Bucari e il secondo RUP dichiararono perfettamente in regola, visto che l’assessore, come dichiara Melasecche “non ha dato risposta”.
A quanto pare, non ci sarebbe grande coordinamento tra i componenti della giunta e i dirigenti comunali: “con la determina dirigenziale n. 170 del 28.01.2016, firma dell’ing. Pierdonati – rende noto il consigliere Enrico Melasecche – che assegna l’incarico professionale esterno per € 17.060 per il collaudo del teatro che verrebbe demolito, determina che è stata pubblicata due giorni fa all’albo pretorio del Comune. L’assessore Corradi non ne sa nulla e rimane di stucco. Ennesimo caso in cui la mano sinistra non sa cosa fa la mano destra”.
L’inizio non sembra dunque dei migliori, ma intanto una notizia c’è; è la determina con la quale il collaudo viene affidato a un esterno per 17mila euro. Anche perché, secondo quanto riferisce il consigliere Melasecche, Corradi ha precisato che “come era peraltro facile immaginare, la Marini in un momento drammatico come questo per la traballante giunta di Terni non toglierà mai quel contributo; confermato che mancano comunque almeno 4.000.000 rispetto al costo minimo della realizzazione complessiva”.
Così, dopo quasi 10 anni di dibattiti, incontri, coinvolgimento di istituzioni, associazioni e altre forze della città, tutto viene azzerato. A ottobre, quando l’assessore Corradi avrà la soluzione, si potranno avere più informazioni sul destino del Verdi.