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Terni, creata taskforce internazionale per curare cancro allo stomaco

E’ stato siglato ieri nella sala del consiglio comunale, in presenza del sindaco di Terni Leonardo Latini, il protocollo di collaborazione tra l’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, il Dipartimento di chirurgia digestiva diretto dal Prof. Amilcare Parisi, l’Università di Roma “La Sapienza” con il suo Dottorato in Tecnologie Avanzate in chirurgia coordinato dal Prof. Vito D’Andrea, e il Dipartimento di chirurgia della Fujian Medical University Union Hospital coordinato dal Prof. Chang-Ming Huang, tra i chirurghi più importanti al mondo.

L’istituzione ufficiale di una unità internazionale per la cura del cancro allo stomaco – è stato detto durante la conferenza stampa – ha l’obiettivo di creare una task force di specialisti sul cancro gastrico in grado di individuare percorsi assistenziali, stabilire linee guida, sviluppare protocolli su ogni aspetto di questa patologia, condividere lo sviluppo di tecnologie, discutere e affrontare insieme i casi clinici più complessi per proporre trattamenti oncologici e chirurgici all’avanguardia.

Dopo aver ringraziato tutti i presenti al tavolo dei relatori, a partire dai Prof. Vito D’Andrea e il Prof. Parisi, il sindaco di Terni Leonardo Latini si è detto onorato di accogliere prof. Chang-Ming Huang nella nostra città auspicando che le collaborazioni siano sempre più intense e proficue con l’Azienda ospedaliera diretta da Andrea Casciari.

“Sono oltremodo soddisfatto ha detto il sindaco che la firma sia stata siglata in questa sala, proprio a sottolineare anche il rapporto che deve esserci tra la città e il sistema sanitario. Tutto questo avrà ricadute sulla città e sui nostri malati attraverso anche un’opera preventiva così sviluppata in Cina e che noi possiamo recepire. Come nel caso della Cina, dove la cultura della salute ed il sistema sanitario hanno una tradizione importante, anche nella nostra città possiamo vantarci di un ospedale che funziona e che punta all’eccellenza. Ci auguriamo che l’Azienda Santa Maria diventi sempre più il centro del sistema sanitario regionale e che sia un volano di sviluppo per l’intera Umbria”.