Cronaca

Terni, convegno su tumori maligni del distretto testa collo

Le lesioni benigne e maligne che interessano il distretto oro-maxillo-facciale saranno al centro di un aggiornamento scientifico promosso dall’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni il 9 febbraio al centro congressi dell’Hotel Garden (ore 08-14). Un team plurispecialistico dell’ospedale ternano, composto da otorino, maxillo-facciale e odontoiatra, illustrerà le più frequenti patologie oro-cervico-facciali, che si caratterizzano per l’alta complessità clinica, per la rilevanza delle funzioni potenzialmente coinvolte (masticazione, deglutizione, fonazione, respirazione) e  per la complessità del percorso diagnostico e terapeutico, che esige una diagnosi precoce e un approccio multidisciplinare per un modello di trattamento integrato.

I tumori maligni del distretto testa-collo interessano circa 9mila nuovi pazienti l’anno con un tasso di mortalità del 40%. Anche se l’incidenza della malattia nella popolazione non giustifica programmi di screening di massa, la diagnosi precoce è molto importante per ridurre il tasso di mortalità e fondamentale è la collaborazione tra dentista, medico di base e specialista di riferimento, cioè otorinolaringoiatra e chirurgo maxillo facciale, che sono infatti alcuni dei principali professionisti cui si rivolge l’aggiornamento. Individuare precocemente segnali di pericolo permette di intervenire chirurgicamente nella maniera meno invasiva possibile per salvaguardare anche l’aspetto estetico, che è fondamentale anche per il recupero psicologico del paziente oncologico e per la sua vita sociale.

“Per quanto riguarda le patologie benigne è fondamentale una diagnosi differenziale corretta – spiega il dottor Fabrizio Spallaccia, direttore della struttura di chirurgia maxillo-facciale e responsabile scientifico dell’evento – in modo da escludere la malignità della lesione, visto che l’aspetto clinico e radiografico nei primi stadi può essere simile ad una lesione benigna. Quindi è fondamentale che l’odontoiatra e il medico di base sappiano rendersi conto del problema e inviino subito il paziente dallo specialista di riferimento per affinare la diagnosi con esami strumentali radiografici ed eventualmente l’esame bioptico. Comunque il trattamento deve essere più precoce possibile onde evitare, ad esempio nelle lesioni osteolitiche dei mascellari, l’indebolimento delle strutture e ridurre quindi al minimo gli interventi chirurgici di asportazione e di eventuale ricostruzione. La chirurgia maxillo-facciale dell’azienda ospedaliera ternana vanta una più che trentennale esperienza nel trattamento di queste patologie avvalendosi di metodiche chirurgiche e strumentali di ultima generazione. La collaborazione con i medici e gli odontoiatri del territorio è costante e disponibile h24 per mezzo della nostra reperibilità per i pazienti afferenti al pronto soccorso”.

Anche il dottor Santino Rizzo, direttore della struttura di Otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale di Terni, sottolinea “l’importanza della collaborazione tra l’otorinolaringoiatra, il maxillo-facciale e l’odontoiatra territoriale nella diagnosi precoce e nel trattamento delle neoplasie del distretto maxillo-facciale. In questo contesto proprio l’apporto degli odontoiatri del territorio è fondamentale, in quanto essi hanno l’opportunità di vedere i pazienti, che magari si recano nei loro ambulatori per altre ragioni, anche in fasi molto precoci e asintomatiche, permettendo così delle diagnosi precoci che consentono trattamenti risolutivi e senza esiti invalidanti”.