Aggiornamento ore 15.30 – Nel primo pomeriggio di oggi il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha provveduto a firmare il decreto di nomina ad assessore di Tiziana De Angelis. Alla nuova assessore la scuola e i servizi educativi, il diritto allo studio, le pari opportunità, le politiche di genere, la cultura, la Città del cinema. Con lo stesso atto il sindaco ha provveduto ad assegnare al vicesindaco Francesca Malafoglia, oltre alle deleghe al Welfare, l’innovazione Pa, l’Ict, Smart City, Agenda Urbana, gli affari generali, i servizi demografici, la semplificazione amministrativa.
“Ho scelto Tiziana De Angelis – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo – per la sua solidità amministrativa e per la sua affidabilità politica. Conosco le sue capacità professionali nel settore della scuola e più complessivamente nella pubblica amministrazione. Sono convinto che si inserirà presto in questa compagine amministrativa che proprio in questi giorni è impegnata in partite cruciali per il futuro della città. Sento parlare, da una opposizione distratta e rabbiosa, di città senza governo, sicuramente non possono parlare di Terni che in queste settimane ha ottenuto risultati a dir poco importanti sull’Area di crisi complessa, sui fondi per gli impianti sportivi e le periferie, sui fondi europei, sul patto istituzionale Regione Comune, sui fondi per l’efficentamento energetico. Risultati accompagnati dalla ferma volontà di risanare i conti dell’Ente utilizzando il piano di riequilibrio finanziario. Obiettivi e percorsi che solo un governo solido, quale il nostro, può intraprendere e raggiungere. La città ha una amministrazione comunale solida, che lavora sui temi che hanno grandissima rilevanza, resta tutto da vedere se Terni abbia anche una opposizione responsabile, preparata, intenta a valutare gli aspetti amministrativi e non le piccole convenienze di parte. Purtroppo, su questo fronte, le prime avvisaglie politiche non lasciano ben sperare”.
La questione del risanamento finanziario del comune di Terni rischia di passare in secondo piano rispetto alla crisi politica del Pd che sta paralizzando i lavori del consiglio comunale. Già nella giornata di ieri, a Palazzo Spada, si doveva discutere di Asm, ma il consiglio comunale è saltato perché le opposizioni hanno abbandonato l’aula. Il sindaco Di Girolamo, infatti, è stato abbandonato dalla sua stessa Giunta e lasciato solo al suo destino. Non solo. Il primo cittadino è chiamato ora a sostituire velocemente la dimissionaria Cristhia Falchetti Ballerani, in quanto la Giunta, orfana di un assessore, non ha il numero legale per votare atti e delibere.
A breve dovrebbe uscire il nome del nuovo assessore tra Maria Rita Chiassai (ex dirigente scolastico del liceo classico di Terni) e Tiziana De Angelis (dirigente provinciale del comparto Scuola) che andrà ad assumere le deleghe agli affari generali, ai servizi demografici e statistici, alla semplificazione amministrativa, all’innovazione p.a., l’Ict, alla Smart City, alla cultura e servizi culturali, all’Agenda urbana, alla Città del cinema, al commercio, all’artigianato, al marketing territoriale e alle fiere.
La scelta si impone nelle prossime ore, visto che alle 15.30 di oggi è in programma un’altra seduta del consiglio che dovrà discutere degli 11 milioni di debito del Comune di Terni. Qualora il sindaco non dovesse nominare il nuovo assessore, il rischio è quello che le opposizioni possano di nuovo mettere sotto scacco Di Girolamo, abbandonando ancora l’aula.
Ma il sindaco sembra più messo sotto scacco dai suoi che dalle opposizioni; è evidente che qualcosa si è rotto definitivamente dentro il Pd, dopo il rimpasto di Giunta che ha portato al taglio degli assessori ‘non allineati’, Giorgio Armillei, Francesco Andreani, Tiziana Tedeschi e Carla Riccardi. Una rimpasto giustificato dal sindaco con il contenimento delle spese della politica, ma a dare un senso politico alla questione e a ‘stanare’ Di Girolamo, è stata la stessa Falchetti Ballerani che senza giri di parole ha chiaramente ammesso di non riconoscersi più nelle scelte politiche della Giunta e che il taglio degli assessori non poteva essere dettato da un motivo prettamente ‘economico’.
Forse Di Girolamo pensava di aver dato una prova di forza politica con il rimpasto, ma ieri, di fatto, si è avuta la prova il Pd sembra non avere più la forza per sostenere la maggioranza, anche in considerazione dei malumori tra i consiglieri, pronti a ‘impallinare’ piccioni e corvi che sinistramente si addensano nelle sale di Palazzo Spada.