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Terni, consiglieri ‘a rischio’ | M5S fa outing, Simonetti “Regolato il mio debito di 70 euro”

Luca Simonetti, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle è il primo a venire allo scoperto sul ‘caso incompatibilità’ sollevato da Valdimiro Orsini del Pd.

La posizione di 11 consiglieri (10 di maggioranza), che sarebbero non in regola con alcuni contributi dovuti al Comune, è al vaglio di un’istruttoria aperta dal segretario Giuseppe Aronica che, nei prossimi giorni, dovrebbe comunicare i risultati dei riscontri effettuati con gli uffici del comune e delle partecipate; in caso risultassero insolvenze si aprirebbe la questione incompatibilità con tutte le conseguenze politiche che ne deriverebbero.

Luca Simonetti ammette candidamente di non essersi accorto di avere 70 euro di arretrati per un bollettino non pagato della mensa scolastica. Debito prontamente saldata dal consigliere. Non saranno certo le 70 euro il problema, visto che può succedere a chiunque di lasciare indietro un bollettino e nessuno può gridare alla malafede. Cifra, inoltre, che Simonetti sostiene di aver già pagato quando dovuta, ma per non avere dubbi, si è subito messo in regola. Ora bisognerà aspettare qualche giorno in più per sapere quali altri cifre siano in ballo, visto che si parla che qualcuno abbia accumulato ‘debiti’ per migliaia di euro.

È lo stesso consigliere a spiegare come sono andati i fatti: “Non è mio costume usare due pesi e due misure quando si richiede trasparenza. Ritengo doveroso parlare di quanto sta accadendo in questi giorni, senza temere il rischio di diventare in questa fase di silenzio generale, il parafulmine mediatico di una situazione ricca di sfumature e distinguo, ma nella quale ognuno deve prendersi la sua parte di responsabilità senza cercare alibi e paragoni con gli altri.
Sono venuto a conoscenza di un presunto debito con l’amministrazione comunale per un importo pari a 77.00€ ( settantasette euro) dovuti al presunto mancato pagamento di una retta della refezione scolastica risalente all’anno scolastico 2012/2013 (oltre cinque anni fa). Un caso nella peggiore delle ipotesi di pura dimenticanza visto che ho sempre onorato tali impegni sia prima che dopo il mese in questione.
Visto il tempo trascorso non ho avuto gli strumenti per verificare la sussistenza o meno del debito e non ho voluto aprire contenziosi su un importo che mi risulta non più esigibile, anche perché avere un contenzioso significherebbe per me decadere in automatico dal ruolo di Consigliere Comunale in una modalità che francamente reputo disonorevole per molti motivi. Comunico che ho provveduto senza indugio a saldare la somma richiesta dall’ente, probabilmente ho pagato due volte per lo stesso servizio ma questo non importa. Nei prossimi giorni valuterò il da farsi con il nostro gruppo e con i nostri attivisti, anche in base agli sviluppi di questa vicenda, per la quale sono assolutamente sereno sotto tutti gli aspetti.
Ricordo che per costituire incompatibilità il debito deve essere esigibile. Consiglio a tutti coloro che hanno intenzione di candidarsi in futuro per di conservare vita natural durante le ricevute di pagamento e non solo per i tempi previsti dalla legge. Ovviamente mi scuso con tutti per questa situazione”.