Si svolgerà sabato 18 marzo 2017 alle 16.30 a Palazzo Gazzoli il convegno sul tema Siamo tutti greci e non possiamo non dirci cristiani che vedrà come relatore Dario Antiseri.
Organizzato dall’Istess in collaborazione con l’associazione culturale Pericle, la Diocesi di Terni Narni Amelia e il Comune di Terni con il contributo della Fondazione Carit, l’incontro rientra negli eventi valentiniani e nel calendario del Seminario filosofico dell’Istess.
Originario della città umbra di Spello, Dario Antiseri si è laureato in filosofia presso l’Università di Perugia; ha insegnato all’Università “La Sapienza” di Roma, all’Università di Padova, all’Università di Siena e alla Luiss. È inoltre membro dell’Advisory Board del Centro Studi Tocqueville-Acton. Ha pubblicato testi didattici di filosofia largamente utilizzati e collabora stabilmente con il quotidiano Avvenire.
“Il tema è di grande attualità – spiega Stefania Parisi, direttore dell’Istess – perché tratta delle radici filosofico-culturali che contraddistinguono il continente europeo rispetto ad altre aree del mondo”.
“La prima specificità è la tradizione greca classica. È impensabile un’Europa senza Socrate, Platone e Aristotele, sul cui pensiero si sono formate le università medievali. Ecco perché non possiamo non dirci greci. La seconda specificità è che questa tradizione classica si è insinuata dentro la rivelazione cristiana: Sant’Agostino e tutti i filosofi che si rifanno a lui hanno rappresentato un pOnte, una cerniera tra la cultura classica e la concezione cristiana della vita. Filosofia greca e pensiero cristiano sono quindi i pilastri su cui si regge la cultura europea. Sostenere che non possiamo non dirci cristiani significa quindi che – a prescindere dalla valenza religiosa – i valori mutuati dalla religione cristiana e incentrati sulla difesa della persona e della libertà si sono radicati nei sistemi civili, giuridici e artistici di tutta europa”.