Con l’assenza di ben 4 consiglieri della maggioranza e con il badge alzato dei rappresentanti del gruppo Uniti per Terni e di Michele Rossi, è mancato il numero legale per il regolare svolgimento del consiglio comunale di oggi, assemblea che si sarebbe tenuta intorno a una delle questioni che, al momento, rappresentano una spina nel fianco della giunta Latini; la cessione del 15% delle quote Asm del comparto SII in favore di Umbriadue, controllata di Acea.
Già nei giorni scorsi c’era stata una grande mobilitazione civica, guidata dal Movimento No Inceneritori, che si è concretizzata nella significativa presenza di cittadini nell’aula consiliare di Palazzo Spada, riuniti per protestare contro la politica del Comune.
Dopo i due appelli del presidente Ferranti, il consiglio è stato sciolto per mancanza del numero legale, fatto mancare dalla maggioranza, dal gruppo Uniti per Terni e da Michele Rossi con l’assenza, fisica o ‘politica’, totale di ben 8 consiglieri.
Una ‘vittoria’ della minoranza e delle associazioni di cittadini che, alla fine, hanno visto realizzata la loro richiesta, cioè quello di fermare l’iter burocratico-politico che porterebbe Acea ad essere partner di maggioranza nell’azienda partecipata del Comune. Tutti chiedono ulteriore tempo per esaminare una procedura che potrebbe creare al Comune anche problemi contabili.