La città di Terni si conferma tra le più 'vecchie' d'Italia, ma ora si scopre anche 'sola'. Tante le famiglie separate e con over 60
Nell’ultimo rapporto dei servizi statistici del Comune di Terni riguardo la demografia, emerge un dato che colpisce particolarmente. Va premesso che la città di Terni, così come avviene nel resto d’Italia, vive un momento di contrazione demografica, dovuto a più fattori. Ma il dato che desta interessa è quello relativo alla composizione delle famiglie. Prima di tutto occorre dire che Terni risulta tra i primi posti della classifica nazionale per quanto riguarda la ‘vecchiaia’ della popolazione e alle primissime posizioni per quanto riguarda i grandi anziani (over 75).
Terni città della solitudine…
Torniamo al dato che ha destato il nostro interesse, cioè quello relativo alla composizione dei nuclei famigliari: a Terni, su una popolazione complessiva di poco inferiore alle 110mila unità, le famiglie sono 52mila. Rispetto al 1990 c’è stato un costante aumento dei nuclei famigliari, circa il 25% in più, ma il dato interessante è che, in modo altrettanto costante, il numero dei componenti dei nuclei famigliari è andato a diminuire: da 2,7 a 2,1 componenti. Questo significa che sono aumentate in modo significativo i nuclei monocomponente che, su 52mila, rappresentano il 40%. Significa che quasi la metà dei nuclei famigliari presenti in città è composto da una sola persona. Non solo. Delle 20.758 persone che vivono da sole, quasi il 45% ha più di 64 anni.
…e delle separazioni
Nel corso degli ultimi 20 anni si è riscontrata un’accelerazione di questo cambiamento nelle tipologie di famiglie. In particolare: a fronte di un crollo delle “coppie con figli”, (-34%) vi è stata un’impennata delle famiglie monogenitoriali, ovvero quelle composte da un genitore con uno o più figli, che sono aumentate quasi del 60% Tra queste topologie familiari, oltre al classico caso genitore separato o divorziato con figlio/i minorenni, in crescita anche quelle nelle quali il figlio è adulto ovvero con un’età superiore a venti anni (ritardo nel lasciare il nucleo familiare di origine) e anche con età superiore a 40 (ritorno al nucleo di origine a seguito di separazione o per motivazioni economiche o per cura del genitore anziano).
L’indice di vecchiaia a Terni
L’indice di vecchiaia3 , costantemente in crescita, nel 2021 ha effettuato un notevole balzo in avanti passando da 241 a 248, valore molto al di sopra della media nazionale e tra i più alti d’Italia. Infatti l’indice di vecchiaia dell’intero Paese ci dice che ogni 100 giovani tra 0 e 14 anni vi sono 183 anziani over 65 mentre quello riferito a Terni che ve ne sono ben 248. Un altro indicatore che assume valori preoccupanti a causa dell’invecchiamento della popolazione è l’indice di carico che misura il peso della popolazione non attiva su quella invece in età lavorativa: in città ogni 100 residenti tra i 15 e 64 anni (potenzialmente attivi) ce ne sono 72,4 appartenenti alle classi 0-14 e 65 e oltre (inattivi).