Due donne a spasso per via Gramsci nel primo pomeriggio, si guardano intorno e poi entrano in un condominio: tanto è bastato ieri ad una pattuglia della Squadra Volante, in servizio di controllo del territorio, per intervenire. Gli agenti impegnati nell’attività di contrasto ai reati predatori, hanno chiesto alle due donne cosa facessero in città e queste hanno risposto in perfetto italiano di cercare lo studio di un ginecologo. Ma la pronta risposta non ha convinto gli agenti e nonostante l’evidente stato di gravidanza della maggiore delle due, hanno continuato a chiedere spiegazioni alle quali le donne non hanno saputo più rispondere.
Sono state portate in Questura e dai controlli al terminale è emerso che la donna incinta – 30 anni, nata a Torino, di origini croate e residente a Roma – aveva numerosissimi precedenti penali per furto. Denunciata e condannata più volte, arrestata dalla Polizia romana in esecuzione di un ordine di carcerazione per cumulo pene a 16 anni di detenzione e a 8 mesi di semi-detenzione, lo scorso maggio era stata scarcerata in differimento pena in considerazione del suo stato interessante; in seguito le era stato notificato dal Tribunale di Taranto un altro provvedimento di condanna alla pena di anni 1 e 6 mesi di reclusione.
Nascoste nei vestiti, aveva due schede di plastica dura, di quelle che vengono usate per far saltare lo scrocco delle serrature, ricavate da bottiglie di shampoo, e una pinzetta in acciaio.
L’altra, anche lei croata, nata in Italia e incensurata, è risultata essere sua nipote e, essendo minorenne, le è stata riaffidata. Agli agenti, la donna ha raccontato di essere arrivata a Terni in treno da Roma appositamente per rubare; con lei e la nipote, erano arrivate altre quattro donne, che si erano dirette in altri quartieri residenziali. Madre di quattro figli, tutti minorenni e regolarmente iscritti a scuola, ha continuato dicendo di rubare dall’età di 8 anni e di non aver fatto nient’altro in vita sua; furti quotidiani – 50, 60 al mese – quasi sempre a Roma, utilizzando semplicemente schede di plastica, alla ricerca principalmente di soldi e gioielli da riciclare nei compro-oro al prezzo medio di 22 euro al grammo, separando le pietre preziose, da rivendere ai gemmologi.
Oltre alla denuncia, le è stato notificato il Foglio di Via Obbligatorio. Sono decine in questi ultimi mesi i Fogli di Via notificati a persone, italiane e non, arrivate in città con l’unico scopo di commettere reati, soprattutto furti in appartamento, reati sventati grazie all’intensificata attività di controllo da parte della Polizia di Stato, coadiuvata in alcuni casi anche dalle segnalazioni tempestive dei cittadini.
Terni, “Cercavo il ginecologo” – Donna denunciata per possesso di arnesi atti allo scasso
Ven, 11/10/2013 - 15:47