Nella giornata di ieri, la IV Commissione Vigilanza e controllo, ha fatto un sopralluogo, su atto di indirizzo del consigliere Enrico Melasecche, per verificare lo stato di fatto del cantiere, terminato da anni ma non ancora operativo della Casa delle Musiche. Il plesso di Via Cadore, abbandonato a se stesso, con vetri rotti, locali già fatiscenti, impianto di allarme non funzionante, e ‘ricovero’ di chiunque voglia accedervi, spesso non con le migliori intenzioni, si inserisce in un contesto di degrado più ampio che coinvolge tutto il quartiere.
TO, qualche giorno fa, aveva documentato il clamoroso caso della scuola “Oberdan”, dove, al piano superiore, accade praticamente di tutto, tra lo sdegno dei genitori degli alunni e l’assenza delle istituzioni (nel caso specifico dell’Ater, proprietaria dell’immobile).
Tornando alla Casa delle Musiche, nel precedente di fine 2014, l’allora assessore alle politiche giovanili, Emilio Giacchetti, aveva assicurato che avrebbe subito predisposto un bando per l’assegnazione della gestione della struttura, ma, a distanza di tre anni, ancora non è stato pubblicato alcun bando da parte dell’amministrazione comunale.
“Si sono succeduti ben 5 Assessori all’Urbanistica/LLPP e Cultura ma anche vari dirigenti si sono alternati da ben tre riforme del personale ma nessuno, come al solito, sembra essere responsabile di questo disastro – sostiene il consigliere Enrico Melasecche – La sequenza delle foto rende più di ogni parola il livello in cui è ridotta quella struttura nuova, mai utilizzata già indecente. L’umidità risale prepotente dalle fondazioni ed il canale non intubato scorre accanto senza che a livello progettuale siano state adottati gli accorgimenti indispensabili. Comincia a percolare l’acqua dai soffitti. I vandali ha fatto il resto. Scritte ovunque hanno profanato il tempio della cultura musicale dei giovani di venti anni fa che, ormai adulti, hanno famiglia e figli, molti sono emigrati altrove, sostituiti da altri giovani che hanno altro da fare che occuparsi di musica.
Il degrado – “Vernice gettata a terra sul parquet – prosegue Melasecche – dipinte porte e pareti, materassi e segni evidenti di festini. Il murale esterno, da horror, commissionato da qualche assessore alla ‘kultura’, ritrae vescovi con la croce che succhiano il latte da una lupa che rappresenta il potere, con accanto poliziotti con manganelli, mentre un altro vescovo/Satana ha davanti una capra in atteggiamento equivoco. Immagini che probabilmente terrorizzano i bambini della locale Scuola Trebisonda alle cui pareti si bruciano materassi. Non una sola telecamera né un minimo impianto di allarme da poche centinaia di euro. La cosa che indigna è che nessuno è responsabile, giunta assente e una macchina comunale troppo spesso inceppata dalla paura, dalla fedeltà politica piuttosto che animata dal merito.
Il ‘disastro’ – “È di questi giorni la notizia – conclude il consigliere di ‘I love Terni’ – che la struttura dell’Urbanistica dedicata a quel progetto si è di nuovo premiata con indennità specifiche di progettazione sulle perizie di variante che vanno oltre lo stipendio, oltre le indennità relative alla posizione e al risultato. Una sorta di premio al disastro? Però i danni li pagheranno i cittadini. Oltre ai consiglieri di opposizione anche quelli di maggioranza hanno manifestato il proprio sdegno, incapaci però di togliere l’ossigeno a questo sindaco. Ci auguriamo che la Corte dei Conti obblighi i responsabili di questo scempio a farsi carico dell’ennesimo evidente danno erariale”.