Avranno tenuto lontano anche gli spiriti maligni, ma non gli uomini della Squadra Mobile di Terni, le mele che si trovavano all’interno di una casa di appuntamenti e che venivano utilizzate come oggetto ‘scacciafantasmi’, come vorrebbe un’antica tradizione cinese.
Secondo quanto ricostruito dagli uomini della Mobile, coordinata dal dott. Luzi, in un appartamento di Borgo Bovio, un cittadino cinese avrebbe gestito un florido traffico di giovani prostitute cinesi, frequentato in prevalenza da uomini tra i 60 e i 70 anni. All’interno della casa, dopo il blitz di ieri, gli agenti hanno trovato all’interno dei locali il cittadino cinese di 25 anni, locatario dell’appartamento, risultato già gravato da precedenti di polizia in Emilia Romagna per prostituzione, rapina e violenza.
Secondo varie testimonianze raccolte dai frequentatori della casa a luci rosse, all’ingresso dell’appartamento, una signora cinese di 45 anni avrebbe accolto i clienti, riscuotendo la somma di denaro precedentemente pattuita per telefono, per poi passarla a una ‘collega’ che si trovava sempre nell’appartamento.
Da successivi accertamenti è risultato che la 45enne fosse irregolare su suolo italiano, perché inottemperante a un precedente decreto di espulsione emesso a suo carico.
Nella casa per appuntamenti, dove sono stati sequestrati preservativi e oli per massaggi, avrebbero lavorato 2 o 3 ragazze, tra i 20 e i 28 anni, che avevano un preziario, per le varie tipologie di prestazione sessuale, che variava dai 50 agli 80 euro. Per la maitresse e il locatario dell’appartamento è scattata la denuncia per sfruttamento della prostituzione.
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