L’episodio si è consumato il 21 agosto 2016, nei pressi di un’area riservata ai cani nella prima periferia della città. Uno dei cani presenti aveva aggredito un cagnolino, uccidendolo a morsi sotto gli occhi inorriditi della padrona che nulla ha potuto fare per salvare la sua bestiola.
Dopo aver attuato la profilassi anti-rabbia e aver eseguito tutti gli accertamenti sanitari del caso, la Usl 2 ha stabilito che non ci siano gli estremi per il sequestro del cane, ma ha trasmesso ai padroni le indicazioni da ottemperare per i cani ‘morsicatori’.
Prima di tutto, i padroni del cane, dovranno stipulare un’assicurazione di responsabilità civile contro terzi; poi dovranno dotare il loro animale di museruola e guinzaglio, quando si trova in spazi in aree urbane e luoghi aperti al pubblico.
Sul rispetto di tale disposizioni dovranno vigilare la Usl 2 e la Polizia Municipale, ognuno per le rispettive competenze.
I padroni dell’animale avranno ora 30 giorni di tempo per inoltrare un eventuale ricorso contro la disposizione del Comune di Terni, o 60 giorni per ricorrere al Tribunale Amministrativo regionale.