Già in precedenza ci eravamo occupati di traffico e parcheggi tra le radici, più precisamente della situazione non proprio edificante dell’area degli uffici finanziari, governata da dossi e voragini. Che la strade della città non siano un manto da circuito è noto, che i ternani non fossero maestri del parcheggio lo avevamo già constato, ma in alcuni casi il dissesto dell’asfalto crea veri e propri disagi alla circolazione, alla manutenzione dei veicoli e, cosa più importante, alla sicurezza di conducenti e pedoni.
I 10 parcheggi peggiori | Terni e la sosta selvaggia
Questa volta parliamo del parcheggio dell’ex videocentro, uno degli ultimi nei pressi del centro della città ad essere rimasto libero dalle strisce blu, frequentatissimo perché incrocio di punti ‘critici’ della città: la stazione a un passo, il centro Atc, la scuola, gli uffici comunali e di polizia municipale. Dalla mattina alla sera il transito dei veicoli è molto denso, ovviamente un traffico irregolare e a zig zag, visto che si è costretti ad una vera e propria seprentina per evitare i ‘crateri’ dei quali è disseminata la strada. Armati di metro abbiamo misurato le dieci buche, chiamiamole così, più significative, e, con stupore, abbiamo verificato che arrivano a una profondità media di circq 10 cm, ma, alcuni casi, superano abbondantemente la misura, fino a 13-14 cm.
Le scene che si vedono sono grottesche, perché oltre allo zig-zag al quale si è costretti dalle buche, bisogna anche evitare le ‘attenzioni’ dei parcheggiatori abusivi. Da lungo tempo infatti l’area è preda di vere e proprie bande ‘specializzate’ con tanto di tariffario e ‘segni particolari’ per gestire i posti vuoti. Così, oltre a quello delle buche, si aggiunge lo slalom tra i parcheggiatori, in un carosello assai ‘divertente’, per così dire, che lascia comunque interdetti quando, a pochi metri di distanza, ci sono gli uffici della Municipale.
Dopo aver ‘denunciato’ la situazione qualche tempo fa, precisamente a gennaio 2015, abbiamo avuto l’opportunità di notare che nulla è cambiato; continuano le lamentele degli automobilisti che, quando hanno notato le nostre misurazioni, incuriositi, si sono avvicinati e, appreso il motivo della nostra presenza, hanno quasi tutti esclamato: “Sì sì le buche sono un problema, ma di loro ne vogliamo parlare?” (indicando gli abusivi). Noi ne avevamo parlato.