Cronaca

Terni, bloccato corriere della droga con 820 dosi di eroina

È arrivato a Terni con il treno delle  9.00 proveniente da Roma ma sicuramente non si aspettava che ad attenderlo alla stazione ci fosse un’unità cinofila della Polizia. Gli agenti impegnati nei servizi quotidiani di controllo del territorio e della prevenzione del pendolarismo criminale hanno notato un uomo mentre cambiava bruscamente direzione nel sottopasso della stazione ferroviaria di Terni. Nonostante la repentina inversione di marcia alla vista degli agenti, l’uomo non è sfuggito al naso del cane Uefa che ha seguito le sue tracce spinto anche dall’odore che proveniva dal borsello a tracolla del pendolare. All’interno della borsetta gli agenti hanno trovato un grosso involucro con numerose buste di cellophane avvolte in più strati di carta stagnola contenenti una polvere giallastra (accortezza che viene utilizzata proprio per tentare di smorzare l’odore della droga). L’uomo è stato immediatamente condotto in Questura per l’identificazione.  Si tratta di un 36enne campano proveniente dalla provincia di Caserta, disoccupato, con precedenti per riciclaggio, truffa e contrabbando. L’uomo ha dichiarato di aver portato la droga in città su richiesta di un suo conoscente, uno straniero residente a Terni con contatti anche ad Aversa. Il committente, sempre secondo il racconto dell’arrestato, sarebbe già noto alle forze dell’ordine e per questo gli aveva chiesto di trasportare la droga fino a Terni. La sostanza contenuta nella borsetta, oltre due etti,  è stata analizzata ed è risultata essere eroina purissima. Il quantitativo avrebbe permesso di confezionare almeno 820 dosi per un importo complessivo di circa 40mila euro.

La quantità e la qualità della droga, unitamente ai precedenti dell’uomo bloccato dalla polizia, fanno pensare che si tratti solo di un pesce piccolo: un corriere assoldato per qualche centinaia di euro che adesso rischia una pena che va dagli 8 ai 20 anni di carcere. 

Finita la fase di prevenzione la “palla” adesso passa alla Squadra Mobile che avrà il compito di dare un nome e un volto al committente: “Mentre interrogavamo il fermato – ha spiegato il Comandante della squadra Volante Giuseppe Taschetti i telefoni hanno continuato a suonare con insistenza. Tra le chiamate ci potrebbe essere anche il numero del committente preoccupato per il ritardo del corriere“.